Osti torna a Marassi da avversario: «Samp nel cuore, ma felice a Palermo. Vogliamo i playoff»

Come riportato da Damiano Basso su Il Secolo XIX, sabato pomeriggio Carlo Osti tornerà a Marassi da avversario per la prima volta dopo 3.846 giorni passati alla Sampdoria. L’ex direttore sportivo blucerchiato, ora in forza al Palermo, vivrà una sfida dal sapore speciale contro il club che ha guidato per dieci stagioni e mezza, diventando il secondo ds più longevo della storia doriana dopo Paolo Borea.

L’emozione di tornare a Genova
Osti non nasconde l’emozione nel tornare in quello che per tanti anni è stato il suo stadio:

«Una marea di ricordi mi lega alla Samp e al Ferraris, ma al fischio d’inizio penserò solo alla partita».

L’approdo al Palermo è stato inatteso ma entusiasmante:

«Non mi aspettavo la chiamata del Palermo, ma sono stato felicissimo. La mia prima telefonata è arrivata il 31 dicembre dall’ad Giovanni Gardini. Ci conoscevamo da 25 anni, dai tempi di Treviso. Mi ha chiesto: ‘Se cambia qualcosa a livello di direzione sportiva, ci verresti?’. Io ho risposto subito: ‘Quando mi devo presentare?’».

I ricordi più belli e il rimpianto del Mugnaini
Tra le tante esperienze in blucerchiato, Osti ricorda con affetto il rapporto con Edoardo Garrone e le vittorie nei derby:

«Garrone era un galantuomo, lo ringrazierò sempre. Ho vissuto dieci anni intensi, i primi otto bellissimi, gli ultimi due da dimenticare. I derby vinti rimarranno sempre nel mio cuore».

E il momento più emozionante?

«Il 2-1 alla Juventus del 6 gennaio 2013. Giocavamo in dieci dal 30’, Berardi espulso, eppure Icardi fece doppietta. Una vittoria mitica».

Unico rimpianto? Non aver mai visto il nuovo centro sportivo di Bogliasco:

«Mi dispiace non essere mai entrato nel nuovo Mugnaini, ma i lavori me li sono vissuti tutti. Ora però mi godo il centro sportivo del Palermo, è stato costruito in soli 16 mesi ed è fantastico».

Palermo e Sampdoria: due club, un obiettivo comune
Osti vede molte somiglianze tra Sampdoria e Palermo, due club ambiziosi che vogliono tornare in Serie A:

«Sono due società di grande tradizione, la Samp ha il derby, il Palermo ha il City Group alle spalle, che sta costruendo un progetto solido».

E tra Genova e Palermo?

«Due splendide città di mare, entrambe con un grande centro storico. Genova ha una bellezza austera, basta visitare i Palazzi dei Rolli. Palermo è una fusione storica unica, con una cultura che ti conquista».

Il campionato e la sfida di sabato
Sulla stagione della Sampdoria, Osti mantiene un profilo basso:

«Non voglio giudicare da fuori. La Serie B è imprevedibile, basta una striscia di tre vittorie per riaprire ogni discorso. Lo scorso anno la Sampdoria lo ha dimostrato».

Sulla partita di sabato:

«Sarà una bella gara. La Samp vale più di 30 punti, Semplici l’ha sistemata e a Bari meritava di vincere. Anche il Palermo è in crescita. Sarà una sfida equilibrata e decisa dagli episodi, come sempre in B».

Osti sa bene che l’obiettivo del Palermo è chiaro:

«Vogliamo entrare nei playoff nella posizione migliore possibile».

Sabato, però, a Marassi ci sarà un ritorno speciale. Per una volta, Carlo Osti sarà dall’altra parte del campo.