Maxi stangata anti-pirateria: multe a 6mila utenti e condanne ai gestori di “Italia Tv”

Colpo duro alla pirateria digitale in Italia: dopo le condanne inflitte il 16 giugno scorso a due membri di spicco dell’organizzazione che gestiva la piattaforma IPTV illegale “Italia Tv”, partono ora le sanzioni anche per gli oltre 6.000 clienti coinvolti. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, su coordinamento della Procura di Napoli.
La piattaforma, attiva nella periferia nord del capoluogo campano, trasmetteva illegalmente i contenuti di Dazn, Sky, Amazon Prime Video e altri colossi dello streaming, conquistando da sola il 40% dello share del mercato pirata nazionale. Il business era semplice e redditizio: abbonamenti a 10 euro al mese o 80 euro l’anno per accedere liberamente a palinsesti sportivi, film, serie e show. In quattro anni, il sistema ha fruttato oltre 850.000 euro.
Sul piano penale, il giudice per le indagini preliminari Leda Rossetti ha condannato Cristian Fidato, considerato il vertice dell’organizzazione, a 4 anni e 4 mesi di reclusione con 22mila euro di multa. Un anno e quattro mesi, pena sospesa, per Anatoliy Perrotta, suo braccio destro. Un terzo imputato ha patteggiato la pena a un anno.
Ora l’attenzione si sposta sugli utenti. In questi giorni stanno ricevendo i verbali di contestazione, con multe che vanno da 51,33 euro a 5.000 euro, a seconda della recidiva. Secondo fonti investigative, molti hanno già iniziato a pagare presso le prefetture competenti.
La pirateria audiovisiva rappresenta un danno economico stimato in oltre 2 miliardi di euro all’anno per l’industria dell’intrattenimento. Solo nel 2024, il settore sportivo ha perso circa 350 milioni. Un danno non più tollerabile, contro cui le autorità hanno intensificato la repressione, colpendo non solo chi gestisce le piattaforme, ma anche chi ne usufruisce.