La Nazione: “Arriva il Palermo. Lo Spezia attende il miglior Esposito”
Tre punti in sei partite, frutto di tre pareggi e altrettante sconfitte. È questo il bilancio dello Spezia dopo il pari di Reggio Emilia, un risultato che lascia l’amaro in bocca. Come sottolinea La Nazione – La Spezia, il problema non è solo tecnico ma soprattutto di carattere e personalità.
Un errore individuale, quello di Hristov, ha compromesso l’intera gara, ma la difficoltà principale resta la mancanza di furore agonistico. Wisniewski non ha dato la sensazione di poter rimediare all’ingenuità del compagno, e la squadra di D’Angelo ha mostrato ancora una volta fragilità nella gestione dei momenti chiave.
Sulle corsie, Candela fatica a garantire spinta e dribbling, mentre Aurelio sulla sinistra ha offerto qualche percussione degna di nota. A centrocampo, il nodo resta Salvatore Esposito: «Non è il regista brillante e illuminante che conoscevamo – scrive La Nazione di La Spezia – le contromisure avversarie non bastano a spiegare una flessione che sembra più legata a motivazione e intensità». Al suo fianco, Nagy non ha inciso, mentre Kouda ha mostrato qualche lampo di fantasia; meglio Cassata, subentrato nella ripresa.
La fotografia è chiara: lo Spezia deve ritrovare autostima. Sabato arriverà al “Picco” il Palermo di Inzaghi, ancora imbattuto e terzo in classifica con nove punti di vantaggio. Per i liguri sarà il primo vero banco di prova contro una big del campionato. «Sarà il Palermo a mettere in risalto i difetti di questo Spezia o a risvegliarlo dal torpore?» si chiede La Nazione di La Spezia. La risposta arriverà sul campo, in una gara che può già indirizzare il futuro della stagione.
