Inzaghi e il capolavoro Pisa: «Qualcosa di meraviglioso, ci ho creduto dal primo giorno»

Filippo Inzaghi entra nella storia del Pisa conducendo i nerazzurri alla promozione in Serie A dopo 34 anni. Un risultato straordinario, costruito giorno dopo giorno, con lavoro, mentalità e convinzione. L’allenatore ha espresso tutta la sua emozione e fierezza al termine della sfida con il Bari, che ha certificato la promozione matematica con due giornate d’anticipo.
«Nella mia testa ci sono tantissimi pensieri», ha esordito Inzaghi. «Ero uno dei pochi a credere a un capolavoro del genere. La società è sempre stata con me, credeva tantissimo in questa squadra. Io ero convinto che potessimo ambire almeno ai playoff: già dal ritiro vedevo come si allenavano i ragazzi».
Una crescita continua, costruita attorno a un gruppo unito e a un’idea di calcio chiara:
«Questi ragazzi hanno fatto un capolavoro, sono cresciuti in maniera esponenziale. Rimane anche il lato umano, quello che mi hanno dato come uomini. I tifosi pisani mi hanno dimostrato affetto fin dal primo giorno e oggi sono felice di averlo ripagato».
Inzaghi ha rivelato anche qualche dettaglio della sua impostazione tecnica e motivazionale, che ha inciso profondamente nel rendimento della squadra:
«Dal primo giorno ho cercato di dare una mentalità. In ritiro ho fatto vedere loro i video del Bayer Leverkusen: volevo che capissero quanto fosse importante tenere alta la linea, difendere in avanti, far partire la pressione dagli attaccanti. E loro hanno lavorato tantissimo, senza mai lamentarsi. È stato fatto qualcosa di meraviglioso».
Il tecnico ha poi avuto parole di rispetto per il Bari, avversario dell’ultima gara:
«Per me il Bari è una squadra forte, costruita bene. Ha tanti giocatori di qualità e, se dovesse accedere ai playoff, sarà un’avversaria pericolosa per tutti. Questo stadio è fantastico, mi ha riportato alla mente ricordi bellissimi: ci ho anche segnato con il Piacenza».