Il Secolo: “Crisi Sampdoria «Ora basta, disertiamo lo stadio»”
Il ko di Venezia ha aperto ufficialmente lo stato di crisi più profondo della Sampdoria degli ultimi anni. Come scrive Il Secolo XIX, i blucerchiati sono ultimi in classifica dopo dodici giornate di Serie B, a quattro punti dalla zona playout e a sei dalla salvezza. Una situazione allarmante che, oltre ai risultati, fa emergere tensioni interne e un crescente malcontento tra tifosi e dirigenza.
La prestazione del Penzo è stata definita disastrosa, con soli venti minuti di calcio accettabile. Nel post-partita, Lillo Foti non ha risparmiato nessuno — nemmeno sé stesso — e ha chiamato in causa anche lo staff medico e la preparazione atletica: «Pedrola a Empoli doveva essere disponibile per un quarto d’ora, è uscito dopo tre secondi. La colpa è sempre dell’allenatore… La squadra dopo 60 minuti va giù, la differenza fisica col Venezia era evidente». Parole che, secondo Il Secolo XIX, rischiano di acuire le tensioni già forti dentro Trigoria blucerchiata.
Nel frattempo, la tifoseria è esasperata. Il quotidiano genovese racconta di un crescente scollamento tra società e pubblico, culminato con un’ondata di messaggi sui social dopo il 3-1 incassato a Venezia: «Bisogna lasciare lo stadio vuoto», si legge in decine di post, a testimoniare la volontà di una protesta mai vista prima. La contestazione verso la proprietà cresce, alimentata dal silenzio della dirigenza e dalla percezione di un club allo sbando.
Il Secolo XIX sottolinea come sabato a Venezia fossero assenti i vertici societari: il presidente Matteo Manfredi sarebbe furioso e nei prossimi giorni è atteso un summit con l’investitore Joseph Tey e il suo collaboratore Nathan Walker, per valutare il futuro gestionale del club. Non è escluso che vengano rimesse in discussione alcune deleghe dirigenziali, comprese quelle di Jesper Fredberg, CEO sportivo che, pur presente, non avrebbe potuto rilasciare dichiarazioni post-partita per disposizioni interne.
L’analisi del quotidiano ligure non risparmia nessuno: Walker, residente nell’Isola di Man, continua a impartire direttive a distanza, mentre la squadra si sfalda. Foti dovrà gestire non solo i problemi tecnici, ma anche un gruppo apparso nervoso e privo di coesione, con episodi di tensione in campo — come il battibecco tra Henderson e Cuni nel finale di gara.
Sul fronte sportivo, la Samp tornerà in campo lunedì 24 novembre contro la Juve Stabia, ma dovrà fare a meno di Henderson, squalificato, mentre restano da valutare le condizioni di Pedrola e Pafundi. Intanto, scrive Il Secolo XIX, la tifoseria valuta forme di protesta estreme: tra le ipotesi, la più discussa è quella di disertare il Ferraris, lasciando gli spalti vuoti come segno di rottura definitiva.
Una decisione simbolica ma storica: nella quasi ottantennale storia del club, non si è mai arrivati a una contestazione di tale portata. Persino nei momenti peggiori — dalla retrocessione del 2011 alle proteste contro Ferrero nel 2023 — i tifosi non hanno mai abbandonato la squadra. Ora, però, la pazienza sembra finita.
