Gazzetta del Sud: “Catanzaro-Palermo, la sfida dei duelli: Aquilani cerca l’impresa contro la corazzata di Inzaghi”
Come scrive Andrea Celia Magno su la Gazzetta del Sud, quella tra Catanzaro e Palermo sarà la classica sfida tra Davide e Golia, ma quest’anno più che mai.
Da quando i giallorossi sono tornati in Serie B, il divario economico con il club rosanero è sempre esistito, ma sul campo — almeno finora — il Catanzaro ha saputo sovvertire i pronostici, battendo due volte i siciliani in casa. Stavolta, però, l’impresa appare più ardua: il Palermo di Inzaghi, secondo in classifica e in piena fiducia, arriva in Calabria con il vento in poppa e una squadra in grande equilibrio.
«A bocce ferme non ci sarebbe partita», sottolinea Celia Magno su la Gazzetta del Sud, ma in campo i duelli possono cambiare tutto. Il primo riguarda l’attacco del Catanzaro e la difesa rosanero. Aquilani si affida alla voglia di riscatto di Iemmello, a segno contro il Palermo due anni fa, e all’imprevedibilità di Cissé, autentico motore offensivo. Non è da escludere un modulo a due punte con l’inserimento di Pandolfi, una vera bestia nera per i rosanero: quattro gol in cinque confronti diretti, tre con il Cittadella e uno con la Turris.
In difesa, il Palermo opporrà il trio Pierozzi-Peda-Ceccaroni, compatto ma non privo di rischi, mentre i giallorossi devono migliorare il proprio rendimento realizzativo: con appena il 6% di tiri trasformati, sono al secondo peggior dato della categoria.
Come evidenzia Andrea Celia Magno sulle pagine della Gazzetta del Sud, a centrocampo sarà battaglia vera: Favasuli contro Diakitè, Cassandro su Augello, l’uomo più creativo di Inzaghi. In mezzo, Aquilani pensa a Petriccione con uno tra Pontisso, Rispoli o Buglio, che può dare intensità e copertura.
Davanti, invece, il pericolo principale resta Pohjanpalo, sostenuto da Palumbo e forse da Le Douaron. Ma per il Catanzaro ci sarà anche la sicurezza dell’ex Pigliacelli, chiamato a una prova d’orgoglio contro la squadra con cui ha vissuto due stagioni intense.
Una partita difficile, certo, ma non impossibile — conclude Celia Magno su la Gazzetta del Sud — perché nel calcio, soprattutto al “Ceravolo”, il cuore può ancora battere la forza.
