Donadoni nuovo tecnico dello Spezia. Evani: «Risalirà. Le più forti? Monza, Venezia e Modena»

LA SPEZIA – Due decenni dopo, Roberto Donadoni siede finalmente sulla panchina dello Spezia. Come riporta Il Secolo XIX – La Spezia, l’ex ala del Milan e allenatore della Nazionale è arrivato ieri al centro sportivo “Ferdeghini”, chiudendo un cerchio che si era aperto già nel 2003, quando Angelo Zanoli lo voleva tecnico delle Aquile ma l’Inter, allora azionista di maggioranza, pose il veto giudicandolo «troppo milanista».

Nel lungo ritratto firmato da Il Secolo XIX, emerge la figura di un professionista equilibrato, appassionato e meticoloso. Sacchi, che lo allenò per dieci anni tra Milan e Nazionale, lo definisce «un uomo generoso, sempre pronto a dare tutto», aggiungendo con ironia: «È da due anni che lo invito a cena e non viene mai». Donadoni, primo acquisto dell’era Berlusconi al Milan (10 miliardi di lire all’Atalanta), vinse tutto in rossonero prima di passare alla panchina: Parma, Livorno, Bologna, la Nazionale e poi la Cina con lo Shenzhen.

Come racconta ancora Il Secolo XIX – La Spezia, Donadoni non è un fanatico tattico: parte di solito dal 4-3-3, ma adatta il sistema ai giocatori, non il contrario. È pacato, metodico, ama il golf e vive il calcio con misura. «Non è un allenatore h24 – scrive il quotidiano ligure – ma un uomo che conosce il pallone come pochi e sa gestire gli spogliatoi con calma e lucidità».

A parlare di lui è anche Alberico “Chicco” Evani, ex compagno di squadra al Milan: «Con Roberto abbiamo vissuto anni indimenticabili. È preciso, serio, preparato. Servirà tempo per conoscere squadra e categoria, ma farà bene». Intervistato da Il Secolo XIX, Evani aggiunge: «Non ha uno schema fisso, è il tecnico che deve adattarsi ai giocatori e non viceversa. Se imposti un modulo e non hai gli uomini giusti, rischi di metterli in difficoltà».

Sullo Spezia, Evani mostra fiducia ma anche realismo: «Vengo spesso al Picco, la squadra ha valori, ma deve ritrovare fiducia. Con Pio Esposito davanti aveva un altro peso, ma non è solo questione di nomi. È un’annata difficile, ma può uscirne». Poi, nel colloquio con Il Secolo XIX, l’ex rossonero allarga lo sguardo al campionato: «Il Monza è la più forte della B, insieme al Venezia. Anche il Modena è competitivo e penso resterà in alto fino alla fine».

Evani riconosce anche il lavoro del predecessore D’Angelo: «A lui va dato merito per le stagioni passate. Ma ora serve serenità e compattezza. Con Donadoni lo Spezia può risollevarsi».