Diritti TV, il Consiglio di Stato conferma le multe a DAZN e TIM: «Intesa lesiva della concorrenza»

A DAZN microphone is seen during the Serie A football match between AS Roma and FC Internazionale at Olimpico stadium in Roma Italy, January 10th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli
Respinti i ricorsi contro la sanzione dell’Antitrust: oltre 8 milioni complessivi per le due aziende. Il Consiglio di Stato ha confermato le sanzioni comminate dall’Antitrust a DAZN e TIM per l’accordo siglato nel 2021 relativo ai diritti televisivi della Serie A, respingendo i ricorsi presentati dalle due società.
La decisione, resa pubblica nei giorni scorsi, chiude il procedimento d’appello avviato da Telecom Italia, DAZN Limited e DAZN Media Services contro il pronunciamento del TAR del Lazio, che già nel 2023 aveva giudicato legittima l’azione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Le multe restano quelle stabilite: 760.776 euro per TIM e 7.240.250 euro per DAZN.
Nel mirino dell’Antitrust era finito il cosiddetto “Deal Memo”, firmato nel luglio 2021, considerato un accordo restrittivo della concorrenza. L’intesa prevedeva clausole esclusive, tra cui una durata triennale (con proroga opzionale), l’impegno da parte di DAZN a non stringere intese con altri operatori e una proposta commerciale “hard bundle” vincolata ai soli servizi TIM.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto fondato il giudizio secondo cui tale intesa ha violato le regole di concorrenza, influenzando in modo significativo la gara per l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A 2021/22.