Dionigi: «Cittadella squadra combattiva, serve essere come loro mentalmente»

La Reggiana domani affronterà il Cittadella, e per presentare la sfida è intervenuto il tecnico Dionigi:

Prima un commento sul tema rinvii.

«La sosta forzata era utile per poter recuperare qualcuno, ma non ce l’abbiamo fatta. Se doveva servire per recuperare, allora bene, altrimenti potevamo giocare. Dobbiamo valutare anche un problemino con Vido. Vergara, però, è recuperato pienamente, Portanova uguale. Siamo un po’ corti nei cambi, ma in momenti come questo serve compattezza, anche giocare fuori ruolo deve essere uno stimolo. A volte queste difficoltà si rivelano un bene. Sarà una partita importantissima e vorrei che fosse il proseguimento dopo una prima fase di assestamento, servono unione e consapevolezza a prescindere da tutto. Sampirisi? Mario vuole esserci, lo vedo. Sta lavorando col massimo impegno, speriamo di averlo per le ultime due o tre partite. È un giocatore importante, anche per temperamento. Stiamo cercando di fare il massimo per recuperarlo, in questi casi ci vuole anche un pizzico di fortuna con il ginocchio».

Poi sulle condizioni fisiche di Mattia Destro.

«È in crescita. Sarebbe entrato contro il Pisa se non ci fosse stato l’infortunio di Meroni. Lo stiamo gestendo bene, è pronto per dare un contributo nei minuti giusti. Le sue qualità non si discutono, ma è anche un grande uomo: aiuta i più giovani, è importante nello spogliatoio. Non può partire dall’inizio una questione di ritmo. All’inizio le partite sono intense, servono gambe e copertura lungo tutto il campo. Destro può essere determinante quando le distanze si accorciano e si sta attaccando».

«Il Cittadella ha il suo DNA: squadra combattiva, aggressiva, di corsa. Dobbiamo essere come loro mentalmente. A cinque giornate dalla fine contano solo le motivazioni e le sto vedendo nei miei ragazzi. Pensiamo a fare una gara tosta, sicuri di ciò che facciamo. Le due corazzate che abbiamo affrontato non ci hanno messo sotto nel gioco. Pensiamo alle cose belle fatte in poco tempo: ci devono dare la forza per affrontare le prossime avversarie. Sto spingendo tanto sul gruppo per far capire che le imprese si possono fare. Contro due squadre fortissime abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. La Serie B è strana: tutti possono battere tutti. Questi 8-9 giorni sono serviti per crescere, adattarsi e lavorare meglio» – ha concluso.