Corriere dello Sport: “Super Desplanches. Italia fuori a testa alta”

Sotto lo sguardo attento di Gennaro Gattuso e Gigi Buffon, l’Italia Under 21 di Nunziata saluta l’Europeo ai quarti, eliminata dalla Germania per 3-2 dopo i tempi supplementari. Come racconta Lorenzo Scalia sul Corriere dello Sport, la partita è stata condizionata dalla direzione inadeguata del fischietto lituano Lukjancukas, incapace nella gestione dei cartellini. Ma resta la prova di cuore degli Azzurrini, capaci di rimontare due volte, nonostante le espulsioni di Gnonto e Zanotti, e di arrivare a un passo dai rigori grazie alla punizione di Ambrosino e alle parate di un super Desplanches (voto 7), portiere del Palermo.
Come sottolinea ancora il Corriere dello Sport, Nunziata sorprende tutti a inizio gara: conferma la difesa a tre e lascia fuori i suoi uomini gol — Baldanzi, Casadei e Pisilli — affidandosi davanti a Gnonto, supportato da Fabbian e Koleosho. Dall’altra parte, la Germania si affida al tridente Gruda-Tresoldi-Woltemade.
Il primo tempo è equilibrato, con occasioni da una parte e dall’altra. L’Italia ci prova con Koleosho, incontenibile in accelerazione, e con una rovesciata di Gnonto che sfiora il palo. La Germania risponde con Woltemade e Nebel, fermato da un intervento provvidenziale di Desplanches, ancora una volta protagonista, come evidenziato da Lorenzo Scalia sul Corriere dello Sport.
Nella ripresa, l’Italia parte fortissimo e trova l’1-0 con Koleosho, che brucia Collins in velocità e segna con l’aiuto del palo. I tedeschi pareggiano poco dopo con un colpo di testa di Woltemade su corner. A complicare tutto ci pensa l’arbitro: espulso Gnonto per doppia ammonizione, e nel finale arriva il sorpasso tedesco con Weiper, servito da una spizzata di Woltemade. Nervi tesi: arriva anche il rosso a Zanotti, e l’Italia chiude in nove.
Ma l’orgoglio azzurro non si spegne: al 95’ Ambrosino segna il 2-2 su punizione. Nei supplementari, la squadra regge con un super Desplanches, ma a tre minuti dalla fine Röhl firma il 3-2 che spegne i sogni azzurri. Una sconfitta dolorosa ma piena di dignità, come conclude Lorenzo Scalia sul Corriere dello Sport: questa Italia esce sì, ma con l’onore delle armi.