In una serata surreale al Renzo Barbera, tra fischi, striscioni e un’atmosfera di pesante contestazione da parte della Curva Nord, il Palermo centra la qualificazione aritmetica ai playoff di Serie B, superando 2-0 un Frosinone in piena crisi. A deciderla, ancora una volta, è stato Matteo Brunori, autore di una doppietta da leader.

Come raccontato dal Corriere dello Sport, la squadra di Dionisi ha saputo andare oltre le pressioni ambientali e tecniche, badando al sodo e sfruttando al massimo le poche occasioni create. Dall’altra parte, il Frosinone – già reduce da un periodo complicato – ha sprecato tanto: una clamorosa chance con Pecorino fermato da un super Audero, un palo colpito da Kvernadze, due gol annullati per fuorigioco. E soprattutto una prestazione priva di forza e lucidità.

Il clima, come sottolinea Paolo Vannini nel suo commento per il quotidiano sportivo, è stato «difficilmente comprensibile», anche considerando le delusioni di stagione. Cori durissimi contro il tecnico Dionisi e l’amministratore delegato Gardini, fischi all’ingresso in campo di Vasic e un silenzio generale che ha reso l’ambiente surreale, quasi indifferente all’importanza della gara.

Eppure, nel momento giusto, il Palermo ha saputo colpire. Alla mezzora, un’accelerazione di Di Francesco sulla sinistra ha liberato Brunori, dimenticato da Bettella, che ha infilato l’angolino con un perfetto destro a giro. Un gol che ha spezzato la tensione e dato il primo segnale concreto della serata.

Nel secondo tempo, invece di subire come accaduto in altre occasioni, i rosanero sono partiti con determinazione. Di Francesco e Gomes hanno confezionato l’assist per il raddoppio ancora di Brunori, glaciale davanti a Cerofolini. Il capitano ha poi sfiorato la tripletta con un tentativo dalla distanza che si è stampato sulla traversa.

Nonostante l’ostilità dell’ambiente, il Palermo ha dato un segnale forte. Come scrive ancora Vannini sul Corriere dello Sport, resta l’impressione che la squadra non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale, ma l’accesso ai playoff è il primo passo per provarci. E con un Brunori così, sognare è ancora lecito.