Corriere dello Sport: “Di Francesco duttilità letale. Altro Palermo”

Il volto del Palermo delle ultime settimane ha dei tratti nuovi. Come evidenziato da Antonio La Rosa sulle pagine del Corriere dello Sport, l’impiego di Di Francesco come esterno a tutta fascia (a sinistra) nel 3-4-2-1 rappresenta un’intuizione che dimostra la volontà di Dionisi di svoltare, cercando nuove soluzioni per mettere la squadra nelle condizioni di dare un impulso significativo al proprio cammino. Reduce da uno stop forzato per infortunio, l’esterno offensivo è stato schierato in questo ruolo inedito col Brescia (79’ in campo, non accadeva da dicembre) ed è stato confermato a Marassi contro la Samp. Dionisi sa che Di Francesco è un giocatore duttile e ha dato un tocco di originalità al suo copione sfruttando, appunto, la versatilità del nº 17. Nel 3-4-2-1, peraltro, l’ex Lecce sarebbe in grado di agire come uno dei due trequartisti a supporto dell’unico terminale, ma, al momento, l’allenatore ha deciso di impiegarlo al posto di Lund come laterale a tutta fascia, consapevole dei pro e dei contro della scelta.

NUOVE SOLUZIONI. Come sottolineato ancora dal Corriere dello Sport, questa scelta comporta alcuni rischi. La squadra, a volte, appare sbilanciata e in fase di non possesso, sulla corsia di sinistra, corre pericoli dato che Di Francesco non ha nelle proprie corde l’attitudine alla fase difensiva. Ma ci sono anche dei vantaggi: l’esterno classe ‘94 punta spesso l’uomo, è abile nell’uno contro uno e la sua capacità di creare superiorità numerica rappresenta, comunque, una risorsa preziosa. Funzionale alle esigenze di un Palermo che, a prescindere dalla presenza del tandem Brunori-Pohjanpalo, cerca imprevedibilità sul fronte offensivo. La priorità di ogni allenatore, in ogni caso, è l’equilibrio. Ed è proprio in quest’ottica che l’impiego di Di Francesco come esterno a tutta fascia va collegato alla scelta di Dionisi di rispolverare Gomes a centrocampo. Un’altra specie di new-entry rispetto al passato recente.

Il Palermo si può permettere Di Francesco in una posizione inedita perché in mediana c’è un elemento di rottura come il francese classe 2000 che svolge molto bene i compiti di copertura. La visione di gioco non è il suo marchio di fabbrica, ma con Gomes la squadra guadagna molto in mezzo al campo in termini di filtro e interdizione.

EFFETTO BLIN. Anche Blin è un elemento che a centrocampo fa sentire il suo peso specifico. Senso della posizione ed esperienza al servizio del gruppo, oltre a una duttilità che Dionisi ha sfruttato per ridisegnare la linea difensiva in concomitanza con l’assenza dello squalificato Ceccaroni. La soluzione? Blin arretrato come centrale difensivo, ruolo che aveva già ricoperto a Lecce. È successo a Cosenza e al “Ferraris”. Il francese non è un marcatore, ma anche in qualità di difensore sta dimostrando di poter dare un contributo, coordinando il reparto con lucidità e letture efficaci. Il suo impiego in difesa, oltretutto, libera un posto a centrocampo e “agevola” Dionisi nella gestione di una linea mediana affollata.