
«A questo punto può succedere di tutto». La frase, pronunciata da ambienti vicini alla trattativa, fotografa bene lo stallo che si è creato attorno a Salvatore Elia. Il trasferimento al Palermo, dato per fatto da giorni, si è improvvisamente incagliato. Il motivo? Questioni che non riguardano direttamente il club rosanero, ma i rapporti tra lo Spezia e l’entourage del giocatore.
Come riporta Armando Napoletano sul Secolo XIX, il club siciliano resta fermo «su quanto accordato tra le parti, non entrando in situazioni che nulla hanno a che fare con la trattativa». Il riferimento è a problematiche legate alla gestione del cartellino da parte dell’agente Giovanni Branchini e a tensioni con il club ligure.
Le parole di Gazzoli: «Siamo sereni»
Nel frattempo, l’amministratore delegato dello Spezia, Andrea Gazzoli, prova a rasserenare i toni. «Noi stiamo parlando correttamente con la società rosanero, vedremo se arriverà una conclusione, ma siamo sereni. Cose normali di mercato», ha dichiarato ieri a margine di una giornata segnata più dai dubbi che dalle certezze.
Ma nel frattempo, il tempo passa, e il Palermo aspetta. L’accordo economico è stato trovato da giorni: si parla di 1,1 milioni di euro, cifra confermata da entrambe le parti. Come sottolinea ancora Napoletano sul Secolo XIX, il club ligure aveva pagato 400 mila euro per il riscatto di Aurelio, e la cessione di Elia servirebbe a riequilibrare i conti.
L’effetto domino: rischio sul fronte Cittadini
Lo stallo, però, potrebbe creare conseguenze a catena. Un altro affare che coinvolge l’agente Branchini è quello legato al difensore Giorgio Cittadini, in uscita dall’Atalanta. Un’operazione che sembrava ben avviata, ma che ora è congelata proprio per le tensioni con lo Spezia.
Nel frattempo, l’indice di liquidità del club ligure rimane sotto la lente d’ingrandimento, e come riporta ancora il Secolo XIX, «la settimana si preannuncia davvero calda da questo punto di vista».