Caos playout, avv. Malagnino: «Nel 2019 indagini in corso sul Palermo, ma Salernitana-Venezia si giocò»

Nel pieno delle polemiche che stanno investendo la Serie B, dopo il rinvio dello spareggio salvezza a poche ore dal fischio d’inizio, interviene con fermezza l’avvocato Malagnino, esperto di diritto sportivo, per fare chiarezza sulla posizione della Salernitana e sulle azioni legali che il club granata potrebbe intraprendere.

«Ho studiato la problematica. A mio avviso la Salernitana deve impugnare il provvedimento della Lega di B. Qui non è in discussione la scelta della Lega di agire senza convocare un’assemblea, come accaduto ad esempio nel giorno di Pasquetta dopo la morte del Papa. Nel caso specifico è necessario entrare nel merito della legittimità della decisione. A mio avviso non hanno agito in modo corretto».

Il legale chiarisce anche lo stato attuale dell’indagine che coinvolge il Brescia:

«Siamo a cospetto di un illecito di natura disciplinare non ancora conclamato. Il Brescia ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini, il giudice deciderà se archiviare o deferire. La seconda ipotesi è ovviamente la più probabile e la regola prevede una penalizzazione di 4 punti, non patteggiabile».

«Una volta note le motivazioni della sentenza, il club lombardo avrà due giorni per presentare memoria difensiva e ricorrere alla Corte Federale d’Appello. Se il ricorso dovesse andare male, la Lega potrebbe poi stabilire le date dei playout, senza dover attendere ulteriori gradi di giudizio in sede esofederale».

Malagnino sottolinea la linea d’azione che, a suo avviso, la Salernitana dovrebbe seguire:

«Impugnare la decisione della Lega prima della sentenza sul Brescia è la strada giusta. La stagione è ancora in corso e la norma dice chiaramente che le penalizzazioni devono essere comminate entro il 30 giugno. C’è quindi tutto il tempo per far disputare Salernitana-Frosinone e, se il Brescia fosse riconosciuto colpevole, ripescare la perdente in base al principio di scorrimento».

«Fossi nella Salernitana, presenterei un provvedimento cautelare sospensivo affinché lo spareggio previsto da calendario e classifica si disputi nel più breve tempo possibile. In quel caso per la Sampdoria non ci sarebbe nulla da fare».

Il precedente del 2019 e le tempistiche attuali
Il legale ricorda anche un caso analogo che vide coinvolta proprio la Salernitana:

«Nel 2019 si agì nella stessa direzione. C’erano indagini in corso sul Palermo, ma si decise comunque di far giocare Salernitana-Venezia. I granata si salvarono sul campo, i lagunari furono riammessi in Serie B dopo la sentenza. Era la scelta più logica allora e lo è anche oggi».

Sui tempi, Malagnino aggiunge:

«Non è previsto il patteggiamento. O si conferma il -4 oppure non c’è illecito. Il Brescia potrà comunque fare ricorso, ma realisticamente ci vorranno un paio di settimane prima che la Lega possa ufficializzare le nuove date dei playout».

Il rischio di una B a 22 squadre e nuove proteste
Nelle ultime ore sarebbe emersa anche l’ipotesi di un ricorso della Sampdoria, che chiederebbe una Serie B a 22 squadre, con annullamento dei playout e riammissione ai danni del Brescia per «aver falsato il campionato con movimenti illeciti». Ipotesi, ad oggi, considerata remota, anche in assenza di sentenze definitive.

Ma le conseguenze potrebbero non fermarsi qui: anche Cittadella e Cosenza, sebbene ancora silenziosi ufficialmente, starebbero osservando la situazione da vicino e potrebbero far valere le proprie ragioni in caso di sviluppi inattesi.

«Se si applicassero norme e buonsenso», conclude Malagnino, «si giocherebbe Salernitana-Frosinone e si attenderebbe l’esito delle indagini sul Brescia. Se invece si decidesse di sostituire la Salernitana con la Sampdoria, la società granata ha già annunciato battaglia».