
Se c’è un elemento che non mente, sono i numeri. E quelli del Palermo a questo punto della stagione sono tutt’altro che rassicuranti. Come evidenzia Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, i rosanero hanno raccolto trentadue punti in ventisei giornate, con una media di 1,23 punti a partita. Un bottino ben al di sotto delle aspettative di inizio stagione, considerando anche gli investimenti fatti nel mercato di gennaio.
Otto vittorie, otto pareggi (alcuni rocamboleschi), ma soprattutto dieci sconfitte, molte delle quali contro squadre di livello non eccelso. A ciò si aggiunge una preoccupante fragilità difensiva: 29 gol subiti, otto nelle ultime quattro partite. Un dato che evidenzia i problemi della squadra di Dionisi, incapace di dare continuità e di trovare un’identità chiara.
Un trend negativo che non si può ignorare
Il Palermo ha raccolto solo due punti nelle ultime quattro partite e due vittorie in tutto il 2025, nelle prime due gare dell’anno. Troppo poco per una squadra costruita con l’ambizione di lottare per la promozione. “Adesso è meglio non avere puzza sotto il naso e affrontare la realtà con la giusta umiltà”, sottolinea il Giornale di Sicilia, invitando il club a prendere coscienza della situazione prima che sia troppo tardi.
Il pareggio con il Mantova ha rappresentato un’ulteriore occasione persa. La squadra di Dionisi ha mostrato ancora una volta limiti caratteriali ed errori nella gestione della partita, senza riuscire a dare segnali di svolta. Il tecnico ha mantenuto la panchina, ma il malumore della piazza è sempre più evidente.
Dionisi e il bivio Cosenza
Nonostante la crescente contestazione, Dionisi è ancora al timone. Ma la pazienza della società e della tifoseria sembra ormai agli sgoccioli. “La società vorrebbe evitare di ricorrere all’esonero, ma Cosenza diventa un bivio fondamentale”, scrive il Giornale di Sicilia.
L’impressione è che senza una vittoria domenica la panchina dell’allenatore possa saltare. Il club ha già esonerato il direttore sportivo De Sanctis, affidando la gestione del mercato a Carlo Osti e costruendo una squadra con innesti di spessore come Pohjanpalo, Audero e Magnani. Ma la svolta tecnica non è ancora arrivata.
La decisione di mantenere Dionisi in panchina sembra legata alla mancanza di alternative convincenti sul mercato degli allenatori, ma anche al timore di ripetere la fallimentare esperienza della scorsa stagione con il tandem Corini-Mignani. Tuttavia, la classifica inizia a preoccupare seriamente e a Manchester osservano con attenzione gli sviluppi della situazione.
Un rapporto compromesso con la tifoseria
Domenica al Barbera i tifosi hanno espresso chiaramente il loro dissenso. Fischi assordanti per Dionisi e, nella giornata di ieri, è persino apparso uno striscione degli ultras che invitava l’allenatore a farsi da parte. Il legame tra il tecnico e la città sembra ormai compromesso, e la gestione della squadra continua a destare perplessità.
Le sostituzioni discutibili, come l’uscita di Pohjanpalo contro il Mantova nel momento più delicato della gara, sono solo l’ultimo esempio di scelte che hanno alimentato il malcontento. “Dionisi per sua fortuna ha ancora tempo per mettere in carreggiata il Palermo, ma i prossimi errori potrebbero cambiare anche la prospettiva di Manchester”, conclude il Giornale di Sicilia.
A Cosenza, Dionisi si gioca il futuro.