Arena: «Playoff? Da siciliano spero vada avanti il Palermo. Ma la Cremonese è la più attrezzata»

Dalla Serie D alla Serie A in pochi anni, passando per Marina di Ragusa, Acireale, Messina, Gubbio e infine Pisa, dove ha realizzato il sogno di ogni bambino: il salto nella massima serie. È il percorso di Alessandro Arena, attaccante classe 2000 originario di Ragusa, intervistato da Alessio Alaimo per Tuttomercatoweb.com.
Una crescita continua, costruita su volontà, sacrifici e talento. E ora, dopo aver vinto la Serie B da protagonista, Arena guarda ai playoff con un occhio al suo cuore siciliano:
«Da siciliano spero vada avanti il Palermo. La Cremonese mi sembra la squadra più attrezzata, come lo Spezia. Saranno dei playoff molto interessanti, come lo è stato tutto il campionato».
Dall’Umbria alla Toscana, gol ed emozioni
Arena ripercorre così la sua scalata:
«A Gubbio mi hanno preso dalla Serie D, ero una scommessa. Devo dire grazie al presidente, al direttore Mignemi e ai mister Torrente e Braglia. Mi hanno dato fiducia, mi hanno fatto crescere».
Poi l’approdo al Pisa:
«All’esordio ho segnato subito. Inizio migliore non poteva esserci, quel gol è stato motivo d’orgoglio per tutta la mia città».
«Inzaghi? Un sogno per un tifoso del Milan»
Allenato da Pippo Inzaghi, Arena non nasconde la sua gratitudine:
«Da piccolo ho esultato per i suoi gol, sono tifoso del Milan. Al mister posso dire soltanto grazie: mi ha fatto crescere e mi ha dato consapevolezza. Lo ringrazierò per tutta la vita».
Il momento decisivo per la promozione?
«Dopo le due sconfitte con Sassuolo e Spezia ci siamo compattati. Lì abbiamo capito che potevamo farcela».
Sogni, Serie A e idoli
Il pensiero ora va al futuro:
«Vincere questo campionato è stato come vivere un sogno a occhi aperti. Non ho ancora realizzato: due anni fa ero in Serie C. Ritrovarmi a vincere la B mi ha lasciato senza parole».
E su chi chiederà la maglia l’anno prossimo:
«A Leao. È un grandissimo giocatore, spero me la dia (sorride, ndr)».
Il suo idolo?
«Dybala. Ha un’intelligenza calcistica sopra la media. La sua maglia ce l’ho già, magari me la farò firmare…».
Infine, il messaggio più bello ricevuto:
«Quello del direttore Davide Mignemi. Mi ha fatto davvero piacere».