Ancona, l’ex rosa Boscaglia si presenta: «Non ho la bacchetta magica»

L’ex tecnico rosanero, Roberto Boscaglia, è stato ufficializzato come nuovo tecnico dell’Ancona. L’ allenatore si è presentato nella consueta conferenza stampa del club.

Di seguito le sue parole:

«Volevo iniziare ringraziando la società. Perché ho accettato nonostante la situazione di classifica? Questo è il nostro mestiere, è una sfida difficile ma credo che possiamo riuscire a vincerla. Ho visto la squadra, conosco alcuni calciatori e credo che abbia un potenziale ancora inespresso. Sono qui per cercare, insieme a tutti le altre componenti, di portare a termine un compito sicuramente non semplice ma che possiamo centrare. Nella mia carriera, nei dilettanti, ho vissuto una situazione del genere in cui sono subentrato. Ho lottato per la salvezza anche in B. Per quanto riguarda la questione dei moduli che penso di adottare, non posso ancora rispondere perché devo ancora conoscere la squadra. Sicuramente non stravolgeremo».

«Il primo incontro è stato positivo, ho parlato alla squadra ma ho anche fatto parlare loro. Sono consapevoli della situazione complicata in cui si trovano e vogliono fare di tutto per uscire da questo momento negativo. Quelli che scendono in campo sono i giocatori, sanno che devono fare qualcosa in più ma sono convinto di avere a disposizione una squadra importante. Il lavoro mentale è un lavoro difficile, noi dobbiamo motivare più che mai i giocatori. Io ho anche lavorato con dei mental coach. I giocatori che hanno l’ansia non possono giocare, è normale che ci può essere un po’ di stress in questi momenti ma noi come staff dobbiamo essere bravi a tranquillizzarli e a permetterli anche di sbagliare. Ho visto una squadra un po’ sbilanciata, dobbiamo essere più equilibrati. Insieme a me verrà il mio vice Antonello Capodicasa, una persona di fiducia. Capisco la tifoseria, ho vissuto piazze importante come lo é Ancona quindi so e capisco benissimo la situazione. Sicuramente abbiamo bisogno di loro. Io non devo essere l’ancora di salvezza, devo portare serenità. Non ho la bacchetta magica, non arriva Boscaglia e vince cinque partite su cinque. La Spal, un po’ come noi, centra poco con la classifica che ha. Sabato sarà una battaglia, io penso a questa come una prima finale ma poi ce ne saranno altre. Sarà stimolante, chi vuole fare calcio vive per queste partite».