Nel racconto su DAZN, Dario Mirri si sofferma sul significato profondo dello stadio Renzo Barbera, intitolato allo zio, figura centrale nella sua formazione umana e sportiva.
«Credo che sia un orgoglio per tutti i palermitani entrare in quello stadio, per me a maggior ragione, per la mia famiglia. Zio Renzo è stato quello che mi ha insegnato i valori, che cosa è il Palermo e cosa può essere il Palermo. Guardavo lui da bambino e riconoscevo in lui questa partecipazione enorme per le sorti della città, dei tifosi, ma soprattutto dei palermitani, perché lui vedeva nel Palermo qualcosa che ci rappresentava. Devo dire che è quello che ho sognato di fare e che spero di continuare a fare: fare del Palermo qualcosa che rappresenti tutta la città. E quindi il fatto che lo stadio sia intitolato a lui è bellissimo. Io ho sempre detto, quando ho iniziato sei anni fa, che non posso pensare a uno stadio diverso da questo luogo per far giocare il Palermo».
Mirri: «Sono abbonato al Palermo da 56 anni, anche da presidente»
