Nel capitolo conclusivo dell’intervista rilasciata da Carlo Osti a Luigi Butera per Il Giornale di Sicilia, il direttore sportivo affronta i temi più delicati: la scelta dell’organico ristretto, l’eventuale mercato di gennaio e il rapporto tra il Palermo e la propria tifoseria.

Alla domanda di Butera se un organico così stretto sia stata una scommessa rischiosa, Osti risponde senza esitazioni, mantenendo intatte le sue parole: «Non la definirei una scommessa ma una scelta di equilibrio pienamente condivisa con Inzaghi. Volevamo un gruppo motivato, coeso, con ruoli chiari e dove tutti si sentissero titolari. Certo, ripeto, ci sono stati imprevisti ma non ci attacchiamo agli alibi».

Nell’intervista pubblicata dal Giornale di Sicilia, Luigi Butera incalza chiedendo se si stia già pensando a gennaio e a possibili nuovi investimenti. Osti è chiaro: «Siamo tutti concentrati sul presente, prima di pensare al mercato vogliamo vedere il reale valore di questo gruppo perché il primo rinforzo deve essere sempre la forza mentale, attraverso la quale ogni obiettivo può diventare raggiungibile».

Infine, il giornalista del Giornale di Sicilia, Luigi Butera, domanda se l’effetto Inzaghi possa affievolirsi anche tra i tifosi. Osti risponde con fermezza e parole che non vengono toccate: «Questo è impossibile. I tifosi fino ad oggi sono stati esemplari. Non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, nemmeno dopo le sconfitte. E questo per noi è un patrimonio inestimabile. A loro dico che il Palermo reagirà, che siamo tutti uniti per riportare entusiasmo e risultati. Il momento difficile passerà, perché abbiamo la forza per rialzarci. E lo faremo tutti insieme: società, squadra e tifosi. Per aspera ad astra».

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