Respirare di nuovo l’aria del calcio autentico. È questa la scelta di vita di Luca Caldirola, che ha deciso di ripartire dalla Folgore Caratese in Serie D. L’ex difensore di Inter e Monza ha raccontato la sua nuova avventura in un’intervista rilasciata ad Alessio Alaimo per TuttoMercatoWeb.com, spiegando i motivi di una decisione controcorrente ma piena di significato.

«Avevo ricevuto un po’ di richieste in B e all’estero – ha raccontato Caldirola ad Alessio Alaimo per TuttoMercatoWeb.com – ma a questo punto della carriera cercavo un progetto che mi stimolasse. Sto bene fisicamente, avrei potuto giocare ancora ad alti livelli, ma non era quello che mi interessava. Se avessi voluto pensare ai soldi, sarei andato all’estero, invece ho scelto la Caratese. Il presidente mi ha presentato un progetto pluriennale e mi è sembrato subito serio. Ho avuto la fortuna di fare una carriera che reputo importante, adesso voglio dare qualcosa di diverso».

L’obiettivo personale e di squadra è chiaro. «Dopo il mio arrivo e quello di Tremolada – ha aggiunto l’ex Monza nell’intervista a TuttoMercatoWeb.com – non possiamo nasconderci: pensiamo alla Serie C. Ma io guardo anche più avanti».

Sul piano tecnico, Caldirola non nasconde le differenze tra i vari livelli del calcio italiano: «È un campionato tosto, complicato – ha sottolineato ancora ad Alessio Alaimo –. In D non c’è il VAR, si gioca con più contatto fisico, l’arbitro lascia correre e i difensori fanno davvero i difensori. In A magari sei più penalizzato, qui invece vale tutto. Il calcio è più rude, ma anche più vero».

Parlando del suo passato, Caldirola ha espresso parole di grande stima per un ex compagno oggi allenatore dell’Inter. «Ho avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con Chivu – ha ricordato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com –. Era un fenomeno, e lo è anche come allenatore. Le altre squadre sono attrezzate, ma l’Inter ha inserito elementi di valore, come Sucic, che conoscevo già da appassionato di Football Manager».

Infine, uno sguardo alla Serie B e alla sua ex squadra, il Monza. «È uno dei campionati più difficili – ha spiegato Caldirola ad Alessio Alaimo –. Quando vieni da una retrocessione è complicato calarti nella categoria. Se non lo fai rischi di fare la fine di Salernitana o Sampdoria. Il Monza, però, è forte e lotterà con Palermo e Venezia. Ha due allenatori come Inzaghi e Stroppa: due martelli veri».

Una scelta di cuore, dunque, quella di Luca Caldirola, che come ha raccontato a TuttoMercatoWeb.com vuole riportare entusiasmo e ambizione nella Folgore Caratese: «Voglio portare la squadra più in alto possibile».