Filippo Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Bolzano, mettendo in guardia il suo Palermo dall’insidiosa sfida con il Südtirol di Castori. «È una gara molto complicata – ha ammesso l’allenatore –. Su 24 partite, con Castori ne hanno perse solo cinque, di cui soltanto una in casa. Sappiamo le difficoltà di questo campo ma ce la giochiamo con chiunque, dovremo battagliare. Il rischio è come l’anno scorso a Palermo, di uscire con le ossa rotte. Io però sono convinto che faremo una buona partita».

Inzaghi ha sottolineato la durezza del campionato di Serie B: «Non stiamo dietro le chiacchiere, altrimenti rifacciamo una brutta fine. Il Monza è il Sassuolo di quest’anno. Poi ci sono Venezia, Bari e Modena. L’unica cosa che abbiamo da Serie A sono la società e il pubblico, il resto dobbiamo dimostrarlo. Non c’è nulla di facile. Siamo comunque consci della nostra forza e la metteremo in campo».

Sul mercato, Superpippo si è detto pienamente soddisfatto: «Sono molto contento, abbiamo 19 giocatori forti. Se arriverà qualcun altro sarà la classica ciliegina sulla torta. La società ha fatto tutto al meglio. Non esistono titolari e riserve: ogni partita faccio cinque cambi, nessuno ha il posto fisso».

Inzaghi ha poi elogiato l’atteggiamento della squadra: «Siamo più avanti di quanto pensassi. Mi piace lo spirito visto in campo e in allenamento. Se fossi arrivato prima, saremmo stati ancora più pronti, ma ci sono tutte le carte in regola per fare bene».

Restano però alcuni dubbi sulla formazione: «Sto pensando a tutte le soluzioni, non è detto che chi reputo più in forma giochi dal primo minuto. La sosta è servita, chi è arrivato dopo ha messo benzina nelle gambe. Mi auguro di ritrovare la squadra allo stesso punto».

Qualche problema fisico riguarda Diakité, reduce da disturbi intestinali: «Speriamo di recuperarlo. Il nostro mercato ha preso una direzione diversa con gli addii di Magnani, Gomis e Bardi, ma la società è stata brava a correre ai ripari».

Il messaggio finale di Inzaghi è chiaro: «Il Palermo dal 1977 non vince la prima trasferta, è il momento di cambiare rotta».