Dionisi a Sky Sport: «Scamacca va tutelato, Raspadori rende di più vicino alla porta»

L’ex tecnico di Palermo e Sassuolo analizza l’attualità calcistica tra Krstovic, Scamacca, Frattesi e Raspadori

Ospite negli studi di Sky Sport, Alessio Dionisi – ex allenatore tra le altre di Palermo e Sassuolo – ha commentato alcuni dei temi caldi dell’attualità calcistica, soffermandosi su diversi protagonisti che ha avuto modo di conoscere e allenare da vicino.

A proposito dell’interesse dell’Atalanta per l’attaccante del Lecce, Dionisi ha espresso qualche riserva:
«Beh, ha fatto vedere le sue qualità. L’Atalanta ha obiettivi diversi dal Lecce, non so come possa essere la convivenza con gli altri elementi del reparto offensivo dell’Atalanta».

Alla domanda su quanto conti oggi il parere di un allenatore nel mercato, Dionisi ha spiegato:
«Beh, in una società strutturata come l’Atalanta, o il Sassuolo, l’allenatore orienta determinate scelte. Io credo sia importante capire i giocatori che già hanno cosa possano garantire. Io ho un debole per Gianluca Scamacca, so il potenziale che ha e lo stava dimostrando all’Atalanta. Poi certamente va tutelato il percorso verso il rientro, e magari sanno che è arrivato un allenatore altrettanto bravo che però conosce meno l’ambiente. Dovranno fare delle valutazioni».

Parlando di Giacomo Raspadori, Dionisi ha ricordato l’esperienza condivisa a Sassuolo, esprimendosi sul suo possibile impiego da mezzala:
«Credo che lui abbia una maturità superiore alla media della sua età. È sempre riuscito a ricaricarsi alla grande, ho pochi dubbi sul fatto che lo farebbe sia se dovesse rimanere sia se no. Io quando l’ho conosciuto giocava da centravanti, per me non dà il meglio di sé di spalle alla porta, con marcatura a uomo. Con un giocatore vicino per me è perfetto: a Sassuolo, anche se parliamo di un livello diverso, difendeva da mezzala e attaccava da trequartista, ma per capacità aerobiche. Poi, data la struttura fisica, più lo arretri e più lo allontani dalle zone di campo in cui può dare il meglio».

Infine, l’allenatore ha detto la sua su Davide Frattesi, che ha conosciuto ai tempi del Sassuolo:
«Io posso dire che a gennaio ci siamo sentiti. Davide è un puro, vorrebbe essere sempre in campo. Io non credo che dipendesse tanto dall’eventuale permanenza di Inzaghi. Io penso che la maglia dell’Inter pesi, e te la senti sempre più addosso con il passare del tempo. Io mi sento di consigliargli di fare scelte ponderate, non è cosa da tutti giocare nell’Inter».