Gazzetta dello Sport: “Palermo favorito, ma chi sono le rivali? Le 5 domande al campionato di Serie B”

Palermo favorito, ma chi sono le rivali?
Il Palermo si candida con forza alla promozione in Serie A. Lo fa con i fatti, come scrive Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, a partire dalla scelta di un tecnico esperto e vincente come Pippo Inzaghi, a caccia della sua terza promozione in carriera. Il mercato ha portato rinforzi di spessore: da chi scende dalla Serie A come Augello, Bani e Gyasi, fino a uno dei migliori centrocampisti dell’ultima B come Palumbo. Ma non sarà un assolo: tra le antagoniste, spicca il Venezia di Stroppa, altro specialista in promozioni, con un organico competitivo che potrebbe trattenere giocatori come Nicolussi Caviglia. Più indietro, almeno per ora, Empoli e Monza, alle prese con cessioni e attese. Bene lo Spezia, che ha metabolizzato la delusione della scorsa stagione. Occhio anche a Bari, Modena, Catanzaro, Cesena, e a sorprese come Mantova, Carrarese e la neopromossa Avellino, che fa le cose in grande.

Mercato: prima vendere, poi comprare
La seconda domanda che Binda pone su La Gazzetta dello Sport riguarda il mercato: in questa fase l’imperativo è vendere. Le rose sono piene e i ritiri hanno mostrato chi non rientra nei piani. Alcune squadre – come Empoli, Juve Stabia, Sampdoria – devono ancora rinforzarsi, ma lo faranno a fine mese, quando i prezzi scenderanno e arriveranno occasioni dalla Serie A. Finita la corsa agli svincolati (specie dal Brescia e dalla SPAL) e ai giovani per il minutaggio, ora si torna al mercato tradizionale. Ma solo dopo aver venduto.

Dodici cambi in panchina e tanti debutti
Terzo interrogativo: chi guiderà le squadre? Sono ben dodici le panchine cambiate. Se Inzaghi e Stroppa tornano in B per salire ancora, altri tecnici si affacciano per la prima volta. Come ricorda Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, ci sono cinque debuttanti: Andreoletti (Padova), Biancolino (Avellino), Abate (Juve Stabia), Chiappella (Entella) e Donati (Samp). Tra gli outsider pronti al salto di qualità ci sono Calabro, Aquilani, Pagliuca, Possanzini, Bianco. E poi veterani che la Serie A l’hanno solo sfiorata: D’Angelo (Spezia), Caserta (Bari), Mignani (Cesena).

La nuova regola sul minutaggio lancia i 2004
Da quest’anno, per ottenere i premi della Lega, contano solo i minuti dei giocatori nati dal 2004 in poi. Una rivoluzione che premia i club con settori giovanili strutturati o bravi a pescare in Serie C. È il caso di De Pieri e Stabile (Inter → Juve Stabia), Liberali (Catanzaro), Rubino (Carrarese), Bordon (Südtirol), Comotto (atteso allo Spezia), Seghetti (Padova), Marras (Mantova), Tonoli (Modena). Come sottolinea ancora Binda su La Gazzetta dello Sport, la B sarà il palcoscenico ideale per il calcio del futuro.

La Serie B e il nodo sostenibilità economica
Infine, la quinta domanda tocca la crisi economica della categoria. Come spiegato da Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, la Serie B è a corto di risorse, penalizzata da diritti tv non all’altezza e da un mercato povero di cessioni. Il monte ingaggi della scorsa stagione ha toccato i 268 milioni di euro (esclusi i premi), e molti club stanno correndo ai ripari. È il caso della Sampdoria, che prova a dimezzare i 24 milioni spesi l’anno scorso. Ma tra tagli e contenimento dei costi, resta la domanda chiave: chi riuscirà a risparmiare senza compromettere i risultati?