Sono finiti in tribunale per la cessione: Inter, addio a 30 milioni di euro | Pasticcio sul mercato
Marotta ed Ausilio lavorano alla cessione - ILovePalermoCalcio.com (Foto LaPresse)
Le regole sono sempre più stringenti.
Il calciomercato è regolato da norme precise sia a livello nazionale che internazionale. Le violazioni più frequenti riguardano trasferimenti irregolari di giocatori minorenni, mancata comunicazione di contratti, accordi non autorizzati tra club e agenti, o violazioni dei limiti salariali e dei tetti ingaggi imposti dai regolamenti federali. Questi comportamenti possono comportare sanzioni severe per i club, i dirigenti e, in alcuni casi, anche per gli stessi calciatori.
Alcune violazioni derivano dall’uso improprio delle plusvalenze, operazioni contabili con cui i club gonfiano i valori dei calciatori per migliorare i bilanci. Scambi di giocatori con valutazioni eccessive, accordi non trasparenti e registrazioni contabili fuorvianti sono monitorati da federazioni e UEFA. L’obiettivo è evitare che il mercato diventi uno strumento per aggirare i limiti finanziari e creare vantaggi sleali.
Quando viene accertata una violazione, le autorità sportive possono applicare multe, divieti di tesseramento, esclusioni dalle competizioni o addirittura penalizzazioni in campionato. I procedimenti richiedono indagini approfondite e la raccolta di prove documentali, con possibilità di appello da parte dei club coinvolti.
Negli ultimi anni, l’attenzione su queste pratiche è aumentata, spingendo le federazioni a introdurre regole più stringenti e controlli più rigorosi. L’obiettivo è rendere il calciomercato più equo, trasparente e sostenibile, proteggendo sia i club virtuosi che i giocatori coinvolti.
Chiusura della vicenda Joao Mario
L’Inter può archiviare definitivamente la questione Joao Mario con lo Sporting Lisbona. Dopo un anno di prestito al club portoghese, il centrocampista aveva risolto consensualmente il contratto con i nerazzurri, nonostante una proposta dello Sporting che avrebbe comportato una minusvalenza, per poi trasferirsi al Benfica. La risoluzione ha aggirato la clausola da 30 milioni di euro, valida in caso di cessione a un altro club portoghese e firmata nel 2016.
Il bilancio dell’Inter chiarisce la vicenda: il 10 agosto 2022 lo Sporting aveva richiesto un risarcimento di 30 milioni di euro per la mancata attivazione della clausola di prelazione, relativa al trasferimento a un club portoghese. L’operazione aveva generato dubbi legali sul rispetto dei diritti del club lusitano, sollevando potenziali contestazioni.

FIFA e CAS confermano la decisione
Il 10 luglio 2023 la FIFA ha rigettato integralmente il ricorso dello Sporting, mentre il successivo appello al CAS è stato respinto il 25 aprile 2025. Con la scadenza dei termini per ulteriori impugnazioni, il lodo è diventato definitivo, chiudendo la disputa legale.
La sentenza conferma che l’Inter non dovrà alcunché allo Sporting di Lisbona e sancisce un precedente importante per la gestione dei contratti e delle clausole di prelazione nel calcio internazionale, tutelando i club in operazioni complesse come quella di Joao Mario.
