Repubblica: “Il Renzo Barbera è un caso. Da Lagalla 3 milioni per lo stadio ma non bastano”

Il Comune di Palermo si trova di fronte a un’urgenza non più rinviabile: garantire entro il 23 maggio la documentazione necessaria per l’agibilità dello stadio “Renzo Barbera”, come richiesto dalla Lega Calcio per l’iscrizione del Palermo al prossimo campionato di Serie B (o Serie A, qualora arrivasse la promozione). La questione, come riportato da la Repubblica Palermo a firma di Valerio Tripi, si complica per l’assenza di alcuni requisiti infrastrutturali minimi.

La data potrebbe slittare al 6 giugno solo in caso di promozione in massima serie, ma resta necessario indicare da subito la sede delle gare casalinghe. Il nodo? Il Barbera, al momento, non è in regola sotto diversi aspetti tecnici, e il club rosanero – che finora ha anticipato spese in capo all’amministrazione comunale – non è più disponibile a sostenere ulteriori costi senza il rinnovo formale della convenzione.

Come ricorda la Repubblica, il Palermo ha già investito quasi 5 milioni di euro in lavori di manutenzione straordinaria che sarebbero spettati al Comune, l’ultimo dei quali ha riguardato la certificazione di idoneità statica, ottenuta il 14 aprile scorso. Tuttavia, proprio in quel documento si legge che la validità dell’agibilità è condizionata da verifiche e interventi semestrali, segno di uno stadio che necessita ancora di importanti lavori.

L’interlocuzione tra le parti prosegue costantemente: dopo l’incontro pubblico di lunedì ai Cantieri Culturali della Zisa con il ministro dello Sport Andrea Abodi, il sindaco Roberto Lagalla e lo stato maggiore del Palermo, anche ieri mattina c’è stato un faccia a faccia. Il pressing arriva ora anche dalla Lega Calcio che, come scrive ancora la Repubblica, ha sollecitato ufficialmente l’amministrazione ad agire entro i termini.

Lagalla ha ribadito con una nota che “prosegue la collaborazione tra il Comune e il Palermo”, sottolineando che l’amministrazione ha già accantonato 3 milioni di euro per gli interventi urgenti – fondi stanziati già nel settembre scorso grazie all’avanzo di bilancio. Parte di quella somma, tuttavia, era già stata usata per coprire quanto anticipato dalla società stessa, che adesso attende garanzie ufficiali sul rientro economico.

Intanto il tempo stringe. Lo scenario, come conclude la Repubblica, resta delicato: senza l’agibilità, non ci sono alternative immediate al Barbera e nessun altro impianto in città risponde ai requisiti. La palla torna al Comune, chiamato a sciogliere i nodi tecnici e politici in tempi rapidissimi, perché la stagione 2025/26 – che sia in B o in A – non aspetta.