Un Filippo Inzaghi visibilmente deluso quello che si è presentato in conferenza stampa dopo la sconfitta del Palermo sul campo della Juve Stabia. Il tecnico rosanero non ha nascosto l’amarezza per una prestazione che definisce «senza intensità e senza cattiveria».
«Le note positive sono poche — ha esordito Inzaghi —. Solo Vasic ha dato la sensazione di avere qualcosa in più. Gli altri, me compreso, non siamo stati all’altezza. Dobbiamo svegliarci, altrimenti la continuità non la troveremo mai. Non sono ancora riuscito a far capire a questa squadra che certe partite, se non le giochi con la bava alla bocca, le perdi».
Il tecnico ha poi aggiunto: «Oggi ci dispiace per la nostra gente e per la società. Chiediamo scusa, ma dobbiamo rimboccarci le maniche. Quello che stiamo facendo non basta. Serve più lavoro, più sacrificio e più umiltà».
Sulla mancanza di brillantezza e sulle difficoltà psicologiche, Inzaghi è stato netto: «Basta parlare della pressione del Palermo. Giocare per il Palermo deve essere un piacere. Chi indossa questa maglia se la deve meritare, io per primo. Abbiamo due mesi di tempo per dimostrare che possiamo farlo».
Il tecnico ha poi riconosciuto le proprie responsabilità: «Non mi piace dare colpe. Il primo responsabile sono io: devo riuscire a farli crescere. La società ci mette nelle migliori condizioni, ma quello che stiamo facendo non è sufficiente. Dobbiamo trovare la chiave per reagire».
Infine, un segnale per il futuro: «Vasic è entrato benissimo, probabilmente merita di giocare di più. Durante la sosta metteremo benzina nelle gambe e magari proveremo qualcosa di nuovo».
