Mirri: «Sogno una città di tifosi felici. Il Palermo ha costruito le sue fondamenta, ora siamo un club forte» (VIDEO)

Al termine del taglio del nastro della mostra fotografica dedicata ai 125 anni del Palermo, il presidente Dario Mirri ha parlato ai cronisti presenti al Teatro Politeama, esprimendo tutta la sua emozione per un anniversario che sente profondamente suo.

«Essere tifoso e poi presidente è diverso da essere presidente e poi diventare tifoso — ha detto Mirri —. È una grande responsabilità, un grande onore e una grande gioia. La avverto da sette anni. Ringrazio i tifosi e tutti coloro che hanno partecipato. Queste foto raccontano una lunga e curiosa storia, e noi vogliamo aggiungere un altro tassello, un altro passo. Sono 125 anni di sogni, di cadute e di risalite».

Il presidente ha sottolineato come la storia serva a guardare avanti con consapevolezza: «Conoscere la storia è utile per evitare gli errori. Oggi il Palermo ha ben chiaro che le difficoltà economiche e finanziarie del passato sono alle spalle. Abbiamo il sogno, che è già realtà, di un club forte — non dico il più forte che esista, ma forte davvero. Le difficoltà ci sono, ma servono lotta, fatica e sacrificio. Non dobbiamo dimenticare da dove veniamo».

Interrogato sulle foto che più lo emozionano, Mirri ha voluto rendere omaggio ai tifosi: «Mi colpiscono sempre le immagini del pubblico, soprattutto in trasferta. È qualcosa che mi sconvolge ogni volta. L’ho detto sette anni fa e lo ripeto oggi: i migliori tifosi del mondo sono quelli del Palermo».

Tra i momenti più belli da presidente, Mirri non ha dubbi: «La fotografia più significativa è quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Barbera. Mai nella storia del calcio italiano un Capo dello Stato aveva seguito una partita di campionato. Il presidente Mattarella, tifoso del Palermo, ci rende orgogliosi: abbiamo il miglior presidente della storia».

Sul futuro, il numero uno rosanero ha un desiderio chiaro: «Vorrei vedere tifosi felici. È questo il mio sogno. I risultati sportivi aiutano, ma la felicità non deve dipendere solo da quelli. A volte non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo. Già oggi dovremmo sorridere. Guardiamo società storiche come la Sampdoria o chi ha sfiorato la Serie A l’anno scorso e oggi è in difficoltà: il nostro percorso è solido e concreto».

Commentando infine il nuovo divieto di trasferta per i tifosi rosanero a Catanzaro, Mirri ha mantenuto equilibrio: «È un tema che spetta alle istituzioni di sicurezza. Se hanno deciso così, va rispettato. Ma resto convinto che il calcio, senza i tifosi, non sia calcio. Spero che si possano presto trovare soluzioni».

Il presidente ha concluso con uno sguardo carico di speranza: «Il mio sogno è tornare qui, tra qualche mese o qualche anno, e vedere una città piena di palermitani felici, in una notte di primavera. Perché il Palermo è la nostra casa, e la felicità dei tifosi è la vittoria più grande».