Malagò: «Spalletti? Se si è arrivati all’esonero, qualcosa non ha funzionato»

A margine della presentazione della 29ª edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini, svoltasi al Salone d’Onore di Palazzo H, il presidente del CONI Giovanni Malagò è intervenuto sul delicato momento della Nazionale italiana, soffermandosi sull’addio di Luciano Spalletti e sul rifiuto di Claudio Ranieri alla panchina azzurra.
«L’esonero di Spalletti? Se abbiamo perso una partita così importante in quel modo e si è arrivati a questa decisione con il commissario tecnico, che idea volete che mi faccia?» ha dichiarato il numero uno dello sport italiano. «Ora c’è chi la vede in un modo particolarmente aggressivo e polemico e c’è chi, invece, cerca di trovare la soluzione migliore possibile, per quanto la situazione si sia molto complicata».
Malagò ha poi allargato il discorso al valore della perseveranza nello sport, con un paragone tennistico:
«Nulla è perduto nello sport, come abbiamo visto nella finale epica del Roland Garros. Quello che conta è la tenacia, la voglia di perseguire i risultati. È chiaro che bisogna avere presupposti diversi da quelli che si sono visti».
Sulla disaffezione dei tifosi verso la Nazionale, Malagò è netto:
«È una cosa talmente lontana dal mio modo di pensare che mi sento di fuggire da questa idea. Certo ci sono stati episodi particolarmente tristi».
Infine, un passaggio su Claudio Ranieri, indicato da molti come possibile guida tecnica della Nazionale:
«È una persona molto seria e quello che apprezzo di lui, merce rara nel mondo dello sport e del calcio, è che quando dà la parola, qualunque cosa succede, la rispetta. La mia opinione è che Claudio avrebbe da subito sostenuto una sua non disponibilità. Se ci fossero state le condizioni per poterlo fare, sicuramente avrebbe preso seriamente in considerazione l’opportunità».