Lucchesi: «Gattuso ct? È l’uomo giusto. Sa entrare nel cuore dei giocatori»

Fabrizio Lucchesi, ex dirigente di lungo corso e oggi impegnato nella costruzione del neopromosso Guidonia Montecelio in Serie C, ha raccontato a Tuttosport la sua esperienza con Gennaro Gattuso, che potrebbe diventare presto il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. Intervistato da Sergio Baldini, Lucchesi ha ripercorso l’inizio del percorso condiviso con l’ex centrocampista del Milan, rilanciato proprio da lui ai tempi del Pisa.
«Sarei molto felice se diventasse ct – ha dichiarato Lucchesi a Tuttosport – perché Rino, professionalmente parlando, ha raccolto meno di quanto meritasse per tutto quello che ha dato».
L’inizio con il Pisa
Lucchesi racconta a Sergio Baldini che il loro primo incontro fu in un ristorante di Firenze: «Parlammo quattro ore di calcio. Alla fine mi disse che voleva lavorare con me. Lo misi in guardia sulla Serie C, che non conosceva. Ma era deciso. Venimmo promossi battendo il Foggia di De Zerbi. Lì capii che non era solo un motivatore, ma uno studioso di calcio, umile e curioso. Quella gavetta gli è servita tantissimo».
Cosa può dare alla Nazionale
Per Lucchesi, Gattuso è l’uomo giusto per il momento che vive l’Italia: «Chi lo descrive solo come un “cagnaccio” sbaglia. È un allenatore preparato, si aggiorna sempre. E il suo carattere può essere fondamentale per ricompattare la squadra in un momento difficile. In Nazionale non c’è il tempo di lavorare tatticamente: si scelgono i giocatori, si gestiscono, si trasmette loro una filosofia. Rino può farlo».
Secondo quanto riportato ancora da Sergio Baldini su Tuttosport, Lucchesi aggiunge: «Spalletti è un genio, ma ha trovato una generazione poco fortunata. Io lo conosco dai tempi dell’Empoli, sapevo che la Nazionale sarebbe stata il coronamento della sua carriera, ma purtroppo non ha avuto giocatori all’altezza».
La scelta di Gravina e le speranze mondiali
Lucchesi è convinto che il presidente federale Gabriele Gravina stia puntando su Gattuso per la sua capacità empatica e motivazionale: «Sa entrare nel cuore dei giocatori e spingerli oltre i loro limiti. È una qualità rara, e nella Nazionale può fare la differenza».
Sergio Baldini, nel suo pezzo su Tuttosport, conclude riportando le parole di Lucchesi sulla possibilità di vedere l’Italia ai prossimi Mondiali: «Difficile, ma non impossibile. Bisogna provarci e crederci. E Rino queste due parole – crederci e provarci – le ha tatuate dentro».