Inzaghi si presenta: «Il Palermo era l’unica piazza che poteva farmi accettare una sfida così»

Tra ricordi, ambizione e consapevolezza, Filippo Inzaghi ha approfondito le ragioni che lo hanno spinto a dire sì al Palermo e a iniziare una nuova avventura in rosanero.
Il tecnico ha parlato della complessità del mestiere e della sua esperienza passata: «Non esiste una medicina per vincere. Ogni realtà è diversa. Da allenatore e da giocatore ho vinto e perso. Sono stato anche esonerato. Ma mi fa pensare di poter far bene quando ho una società organizzata e un pubblico del genere. E qui ci sono entrambe le cose».
Poi un passaggio dedicato alla mentalità dei giocatori di Serie B: «Tante volte i giocatori di B si accontentano e non capiscono quanto sono forti. Mi auguro di fargli capire quanto è bello giocare a San Siro o all’Olimpico. Farò di tutto per trasmettere quanto siamo fortunati ad avere una società così e un pubblico del genere».
Obiettivo? Esprimere tutto il potenziale: «Voglio che questa squadra faccia il massimo delle sue potenzialità e, se lo farà, arriveremo dove tutti sogniamo. Tutti saranno felici di batterci, ma dovrà essere difficile per loro farlo».
Infine, Inzaghi ha svelato un retroscena sul suo arrivo: «Dopo aver chiuso con il Pisa, speravo sinceramente arrivasse il Palermo. Ieri ho detto che ho scelto dopo il Pisa, non tra Pisa e Palermo. Era l’unica piazza che mi poteva far pensare di accettare una sfida così grande».
E sul suo percorso in nerazzurro: «Speravo di portare il Pisa in A in due anni e ci siamo riusciti subito. Speravo di ricevere questa telefonata. Quando è arrivata, non c’è stato bisogno di dirmi nulla».