Inzaghi ridisegna il Palermo: serve fisicità, fiducia a Diakitè. Marcandalli primo obiettivo

Lavorare sulla fisicità sarà uno dei compiti principali di Filippo Inzaghi alla guida del Palermo. Lo sottolinea Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, evidenziando come non si tratti solo di grinta o volontà, ma della capacità concreta di vincere duelli individuali e imporsi sulle seconde palle: un limite evidente nella gestione Dionisi e un tratto distintivo, invece, delle squadre allenate da Superpippo.

Questa esigenza si traduce in indicazioni chiare sul mercato: come riporta Vannini sul Corriere dello Sport, il Palermo è alla ricerca di profili specifici, strutturati fisicamente e funzionali al nuovo impianto di gioco. La valutazione coinvolge anche gli attuali componenti della rosa, e tra questi figura Salim Diakitè. Il difensore, reduce da una stagione fatta di alti e bassi, dovrebbe essere confermato. Secondo quanto scrive ancora Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, la fiducia nei suoi confronti nasce dal lavoro svolto negli ultimi mesi con Dionisi, che lo ha trasformato da esterno a terzino bloccato nei tre dietro. Una scelta che ne ha esaltato meglio le caratteristiche difensive.

Tuttavia, la titolarità non sarà automatica: Diakitè dovrà giocarsi il posto con un altro giocatore di livello simile. Il profilo individuato è quello di Alessandro Marcandalli, classe 2002, 195 cm di altezza, reduce da esperienze tra Reggiana, Genoa e Venezia (dove è attualmente rientrato), anche se con appena 10 presenze in Serie A. Il suo status da under lo rende particolarmente interessante per i rosa.

Nel frattempo, come segnala sempre Vannini sul Corriere dello Sport, il Palermo continua a muoversi anche su altri fronti. Elia (Spezia) è il nome caldo per la fascia destra, Palumbo (Modena) per il centrocampo e Augello, svincolato dal Cagliari, per il ruolo di terzino sinistro. Non esclusa una possibile alternativa a sorpresa per quella corsia.