Giornale di Sicilia: “Il Palermo contro la storia. Mai nessuno in A da ottavo”

Il finale della stagione regolare impone al Palermo una riflessione profonda, anche se momentaneamente rinviata. L’ottavo posto in classifica, pur garantendo l’accesso ai playoff, consegna ai rosanero l’ultima testa di serie, posizione scomoda e poco incoraggiante per chi sperava in un rilancio definitivo verso la Serie A.

La partita di sabato contro la Juve Stabia sarà l’ultima chiamata per prolungare una stagione vissuta tra alti e bassi vertiginosi, segnata da fratture profonde e prestazioni altalenanti. Una vittoria significherebbe accedere alla semifinale contro la Cremonese e tenere vivo il sogno promozione. Una sconfitta, invece, chiuderebbe anticipatamente un’annata che lascia l’ambiente scosso e diviso.
Bilancio amaro: 14 sconfitte e un’ottava piazza che pesa

Come sottolineato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il pari strappato con fatica alla Carrarese – con una reazione confusa dopo una mezz’ora iniziale disastrosa – è lo specchio fedele di un’annata in chiaroscuro. Una vittoria avrebbe consegnato il sesto posto, invece il Palermo ha finito ottavo, con 52 punti contro i 56 dell’anno scorso, quando arrivò sesto e già allora fu contestato.

Le 14 sconfitte stagionali riportano il club indietro di oltre vent’anni, alla stagione 2001/02, quando i rosanero erano appena saliti dalla Serie C. Oggi, a pesare è anche la frattura con la piazza: cori di protesta in ogni gara, tifo spaccato e fiducia ridotta ai minimi termini.
Playoff da sfavoriti: mai nessuno in A da ottavo posto

A rendere più cupa la prospettiva è la statistica storica: da quando, nel 2013, sono stati introdotti i playoff a sei squadre, nessuna squadra classificata oltre il quinto posto è mai riuscita a conquistare la Serie A. Ci hanno provato in quattro: Pescara (2015), Carpi (2017), Cittadella (2019) e Frosinone (2020). Tutte hanno perso la finale, pur arrivandoci.

Il Palermo, dunque, dovrà battere la Juve Stabia in trasferta, senza il vantaggio del fattore campo, e contro una squadra in grande fiducia. Solo così potrà tentare l’impresa nella doppia semifinale contro la Cremonese.
Dionisi e squadra sotto pressione, tifosi in rivolta

L’ultima apparizione casalinga al Barbera ha mostrato una squadra svuotata, contestata, fragile, con seconde linee insufficienti (eccezion fatta per Le Douaron) e un ambiente in totale fibrillazione. Il silenzio stampa imposto dalla società dopo il pari con la Carrarese ha alimentato ulteriormente malumori e sospetti.

Non è ancora tempo di bilanci definitivi, né di rivoluzioni: prima c’è da salvare l’onore, provare a ribaltare il pronostico, cancellare – almeno in parte – le ombre di un’annata storta. Solo un successo a Castellammare può restituire al Palermo una prospettiva. E un po’ di pace.