La delibera per la convenzione dello stadio Renzo Barbera, destinata all’affidamento al Palermo Calcio, ha iniziato il suo iter burocratico negli uffici comunali, ma non è stata pronta nei due giorni annunciati. Il ritardo ha sollevato polemiche, coinvolgendo anche il presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo, che ha espresso perplessità sulla volontà di velocizzare eccessivamente l’iter.

L’atto dovrà ora passare attraverso diversi passaggi amministrativi: dopo il vaglio degli uffici competenti, approderà alla Ragioneria generale, poi ai Revisori dei conti, e solo successivamente sarà reso pubblico per i consiglieri comunali, che potranno esaminarlo e inserirlo all’ordine del giorno per l’approvazione definitiva.

Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, l’amministratore delegato del Palermo, Giovanni Gardini, aveva chiesto di accelerare il processo, anche perché a fine mese scadrà il certificato di agibilità dello stadio. La società, infatti, vorrebbe ottenere la gestione dell’impianto prima di quella data. Resta da vedere se l’iter riuscirà a rispettare le tempistiche.

Bilancio di previsione e tensioni politiche
Oltre alla questione dello stadio, nel taccuino del presidente del Consiglio comunale c’è anche la sessione del bilancio di previsione, fondamentale per qualsiasi altra attività amministrativa. Oggi si terrà una conferenza dei capigruppo, che dovrà stabilire le priorità dei lavori dell’Assemblea.

Come sottolineato dal Giornale di Sicilia, la situazione politica a Palazzo delle Aquile è tutt’altro che tranquilla. Da un lato, Forza Italia è alle prese con tensioni interne legate alla composizione delle commissioni, con quattro candidati per due posti disponibili. Dall’altro, all’interno di Fratelli d’Italia, il capogruppo Giuseppe Milazzo, impegnato a Bruxelles come europarlamentare, vorrebbe partecipare alle riunioni da remoto per non delegare la propria presenza. Stessa richiesta avanzata da Domenico Bonanno della DC, attualmente fuori sede.

Il problema principale resta però quello della tenuta del Consiglio comunale. Il numero legale è sempre in bilico, e senza un’intesa tra le forze politiche c’è il rischio di ulteriori rinvii. Nel caso di Forza Italia, il nodo principale è la leadership del partito in città, con l’assessore regionale Edy Tamajo che può contare su quattro consiglieri su sette. Se la questione delle commissioni non verrà risolta dai vertici del partito, la paralisi potrebbe prolungarsi, con inevitabili ripercussioni anche sul funzionamento del Consiglio.