Escl. Elia senior: «A Salvatore direi di tornare subito. La sua situazione… »

«Un ritorno di Salvatore a Palermo? In questo momento lui si trova in vacanza e non ci siamo confrontati. Ho letto di questo possibile interessamento, ma spesso tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Di certo Salvatore è stato protagonista di una grande stagione e, analizzando la situazione dall’esterno, non penso che lo Spezia possa farlo partire a cuor leggero. Nel mercato poi può succedere di tutto». Queste le riflessioni ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com di Firmino Elia, papà di Salvatore, calciatore dello Spezia accostato con insistenza al Palermo in queste ultime settimane.
La presenza di un allenatore come Inzaghi potrebbe influire nella sua scelta di tornare a Palermo?
«Sì, perché si crea una combo importante tra un allenatore di grande livello e una piazza da Serie A. Se un allenatore come Inzaghi, che ha vinto diversi campionati, ha scelto di lasciare la massima serie, è perché deve aver ricevuto delle garanzie da parte della società sul tema mercato. Parliamo di un tecnico esigente che ha scelto di sposare il progetto rosanero per centrare il salto di qualità. Dall’esperienza che ho maturato nel mondo del calcio, poi, se oggi mi chiamasse il Palermo io verrei a piedi».
A Palermo suo figlio subì un grave infortunio. Può esserci la voglia di riscattarsi e riprendersi l’occasione tolta dal destino?
«Quella per me è stata la più grande delusione. Salvatore in dieci partite si era messo in mostra a suon di gol e assist. Stava facendo un percorso importante e quell’infortunio è stata una mazzata. Purtroppo sono i rischi del mestiere. Adesso bisogna guardare avanti e lui si è ripreso alla grande».
Guardando al campionato concluso, quale squadra l’ha sorpresa e da quale si aspettava di più?
«Mi ha sorpreso, devo dire, il Pisa per il grande percorso che ha fatto. Non me lo sarei mai aspettato. Al contrario, Sassuolo e Cremonese partivano favorite, anche se questo non sempre può bastare. Mi aspettavo qualcosa di più dalla fase finale dello Spezia. In novanta minuti hanno giocato solo i cinque finali, finendo per perdere la Serie A senza essersi giocati le loro possibilità».
Tornando al futuro di suo figlio, da padre, cosa sentirebbe di consigliargli?
«Di andare subito a Palermo. È una piazza importante e non lo dico solo perché in passato ho vestito quella maglia. Palermo la vedo come l’apice per un calciatore, poi è chiaro che dovrà decidere lui insieme al suo agente. Ma da padre gli trasmetterei questo messaggio: vai a Palermo tutta la vita».