Come riporta Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, la parola chiave per il Palermo è una soltanto: continuità. La sfida di oggi contro l’Empoli diventa un vero test diagnostico per capire a che punto sia arrivato il processo di «guarigione» della squadra di Filippo Inzaghi dopo un periodo complicato, fatto di sconfitte pesanti e passi falsi che hanno allontanato i rosanero dalle prime due posizioni della classifica, quelle che valgono la promozione diretta. Inzaghi non vuole parlare di crocevia, ma – sottolinea ancora il Giornale di Sicilia – il peso specifico del match è evidente.

Dopo il netto 5-0 inflitto alla Carrarese, il Palermo è arrivato in Toscana con l’obiettivo di espugnare un campo storicamente complesso per i rosanero, e dove ora gioca un Empoli rinvigorito dalla “cura Dionisi”. Proprio lui, l’ex tecnico del Palermo: come ricorda il Giornale di Sicilia, Dionisi ha avuto un avvio complicato, ma è riuscito a ribaltare la stagione degli azzurri, oggi la squadra più in forma del torneo se si considerano le ultime tre giornate. Il punto di svolta è stato l’1-0 casalingo sul Catanzaro in inferiorità numerica, da cui sono nati 3 successi consecutivi, 9 gol segnati e nessuno subito. Una crescita che il tecnico vive come una sfida personale, anche per le contestazioni subite ai tempi della sua esperienza in rosanero.

Numeri che il Palermo non può permettersi di ignorare. Come evidenzia il Giornale di Sicilia, la classifica non sorride alla squadra di Inzaghi, oggi sesta e a cinque punti dal Frosinone secondo. Per tornare protagonista serve dare seguito alla vittoria con la Carrarese, centrando un secondo successo di fila che manca da settembre (Südtirol-Bari).

Per superare i toscani, distanti soltanto tre lunghezze, Inzaghi è orientato a riproporre l’undici che ha convinto nell’ultimo turno. «Squadra che vince non si cambia», è la logica che filtra, ma resta il nodo legato a Vasic: come riporta il Giornale di Sicilia, l’italo-serbo è l’uomo più in forma, ma il dolore alla spalla rischia di condizionarlo. Ecco perché si va verso la conferma della coppia Palumbo–Le Douaron sulla trequarti, con il francese ancora davanti a capitan Brunori nelle gerarchie: per lui potrebbe arrivare la terza panchina consecutiva, la sesta nelle ultime sette gare.

Il resto della formazione presenta pochi dubbi: Joronen tra i pali, difeso da Bereszynski, Bani (in diffida) e Ceccaroni. A centrocampo rientra tra i convocati Gomes, destinato però alla panchina; in mezzo spazio a Segre e Ranocchia, con Pierozzi a destra e Augello a sinistra. Alle spalle di Pohjanpalo agiranno Le Douaron e Palumbo, quest’ultimo rinfrancato dal gol alla Carrarese.

Dall’altra parte, il pericolo principale si chiama Shpendi, affiancato da Ceesay – o Saporiti – alle spalle di Nasti, in un 3-4-2-1 speculare. Possibile panchina per Popov, una delle sorprese della stagione. Tra gli ex, Fulignati titolare in porta ed Elia largo a destra.

Sarà una sfida dal forte valore simbolico, una gara – conclude il Giornale di Sicilia – che peserà molto più dei tre punti e che mette idealmente di fronte due percorsi di crescita, due panchine e due identità in cerca di conferme.