PALERMO – In vista della sfida casalinga contro il Sudtirol e dello sprint finale per i playoff, il Palermo si presenta ai nastri di partenza con un bilancio tecnico-tattico che alterna certezze a zone d’ombra. Come sottolineato da Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, se da un lato l’attacco rosanero continua a brillare, dall’altro la tenuta difensiva resta un tema aperto.

Attacco da record
Il fronte offensivo funziona a pieno regime: il Palermo ha trovato la via del gol in tutte le ultime 18 partite. Solo in tre occasioni, durante questa striscia, gli attaccanti non hanno lasciato il segno. Un dato che conferma la pericolosità della squadra di Dionisi nella metà campo avversaria e che lascia ben sperare in ottica playoff.

Difesa, spia accesa
Diverso il discorso per la fase difensiva, su cui pesa l’assenza di continuità nei clean sheet. «Il Palermo subisce gol da sei gare di fila», osserva La Rosa, con 11 reti incassate in questo arco temporale. L’ultima partita a porta inviolata risale al 2 marzo contro il Brescia (1-0), e in stagione i rosanero non sono mai riusciti a mantenere la porta inviolata per più di due partite consecutive.

Nessuna emergenza, ma…
Pur non trattandosi di una vera emergenza, i segnali impongono attenzione. La squadra raramente va in difficoltà per tutta la durata del match, ma le disattenzioni restano. La buona notizia è che si intravedono segnali di crescita: «La difesa ha acquisito maggiore solidità», rimarca ancora La Rosa.

A guidare questa evoluzione è stato il centrale Giangiacomo Magnani, arrivato a gennaio dal Verona. Puntuale, solido nei duelli, abile in impostazione, Magnani ha dato un’impronta decisa al reparto, contribuendo anche alla crescita dei compagni. Ceccaroni, già autore di una buona prima parte di stagione, si è confermato come un punto fermo.