Il Palermo chiude il 2025 con una vittoria pesante e una serata carica di significati. Come racconta la Gazzetta dello Sport nell’analisi firmata da Fabrizio Vitale, il successo per 1-0 contro il Padova è stato accompagnato da un finale romantico e struggente, con Matteo Brunori protagonista assoluto nel post-partita.
Secondo Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il giro di campo del capitano rosanero ha rappresentato la chiusura di un cerchio iniziato proprio contro il Padova, nella finale playoff di Serie C che riportò il Palermo tra i cadetti. Al “Renzo Barbera”, vestito a festa, oltre 32mila tifosi hanno tributato a Brunori un lungo applauso, suggellato dallo striscione esposto in curva:
«Quello che sei stato non sarai mai dimenticato».
Come sottolinea ancora Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il numero 9 è rimasto spettatore in campo, ma non lo è stato sugli spalti. La sua uscita di scena, ormai destinata a proseguire alla Sampdoria, ha incorniciato una partita vinta dal Palermo nel modo che sta diventando un marchio di fabbrica: soffrendo, lottando e stringendo i denti fino all’ultimo minuto.
La Gazzetta dello Sport, a firma Fabrizio Vitale, evidenzia come il successo dei rosanero sia stato tutt’altro che semplice. Il Padova, ottimamente preparato da Andreoletti, ha confermato il proprio rendimento esterno, mettendo spesso in difficoltà una difesa rosanero ridisegnata per le numerose assenze. Senza Bani, Diakité e Bereszynski, Inzaghi ha schierato un terzetto inedito con Veroli, Peda e Ceccaroni, concedendo qualcosa in termini di fluidità ma non di spirito.
Nel racconto della Gazzetta dello Sport, Vitale sottolinea come i veneti abbiano tenuto il pallino del gioco, mentre il Palermo ha puntato sulle ripartenze. In avvio, un salvataggio sulla linea dell’ex Perrotta sul colpo di testa di Peda ha evitato un avvio in salita. Poco dopo, Joronen ha dovuto opporsi due volte alle conclusioni di Gomez, confermandosi decisivo.
L’episodio chiave arriva sul finire del primo tempo, come ricostruisce Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport: recupero di Palumbo nella propria trequarti, sviluppo rapido dell’azione, rifinitura per Ceccaroni e palla restituita al centro dove Pohjanpalo, davanti a Sorrentino, non sbaglia. È il dodicesimo gol stagionale del finlandese, simbolo non solo del peso offensivo ma anche del lavoro oscuro in fase di copertura.
Nella ripresa il copione non cambia. Il Padova spinge, il Palermo resiste. Ancora una volta, come rimarca la Gazzetta dello Sport, è Joronen a salire in cattedra: decisiva la parata sulla punizione di Buonaiuto, mentre nel finale Inzaghi alza il muro difensivo. In pieno recupero, Gomes sfiora il raddoppio, ma Sorrentino evita il 2-0.
Il fischio finale sancisce una vittoria che vale il quarto posto in solitaria e mette pressione alle squadre in corsa per la promozione. Una notte di sofferenza, applausi e lacrime, che la Gazzetta dello Sport, con la firma di Fabrizio Vitale, racconta come una delle più emblematiche di questa stagione rosanero.
