Gazzetta dello Sport: “Sampdoria, discesa lenta e inesorabile verso l’inferno”

Nel suo editoriale pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, Filippo Grimaldi racconta l’inedita e drammatica situazione della Sampdoria, ultima in classifica e schiacciata da una crisi che non è solo sportiva ma anche strutturale.
L’ambiente, scrive Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport, è costretto a convivere con un’inedia mai vissuta prima: «Una discesa lenta e inesorabile verso l’inferno, senza precedenti nella storia del club».
Non si tratta soltanto dei risultati, ma di un contesto in cui mancano punti di riferimento e reazioni concrete da parte della proprietà, distante e silenziosa.

Foti richiama il gruppo: «Serve una scossa»

La rivoluzione tecnica estiva non ha prodotto gli effetti sperati e la squadra è apparsa spenta, priva di identità. Gli infortuni di Pedrola e Pafundi, uniti al rendimento deludente di elementi chiave come Barak, hanno complicato ulteriormente il quadro.
Come evidenzia Filippo Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport, le recenti accuse di Salvatore Foti nel post-partita di Venezia — legate alla scarsa tenuta atletica e alla mancanza di carattere — hanno l’obiettivo di scuotere un gruppo smarrito.

Ieri, al centro sportivo di Bogliasco, Foti e il vice Gregucci hanno tenuto un confronto diretto con la squadra, senza risparmiare critiche. Ma la lista degli indisponibili continua ad allungarsi: oltre ad Abildgaard e Ricci, si sono fermati anche Cuni (oggi gli esami) e Riccio, mentre Henderson sarà squalificato per la prossima sfida con la Juve Stabia.

Mercato e identità: la doppia emergenza

Lo sguardo del club è inevitabilmente rivolto a gennaio, ma — sottolinea ancora Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport — la vera urgenza è resistere nei prossimi 50 giorni, prima dell’apertura del mercato.
Servono rinforzi in ogni reparto, ma le risorse economiche sono limitate e il rischio di ripetere errori passati è concreto. Intanto, la squadra si allena in un clima pesante, «sotto l’occhio delle forze dell’ordine», in una città che non si riconosce più nella sua Samp.

Il ritorno nello staff di Attilio Lombardo, simbolo della storia blucerchiata, non basta per ridare serenità. Il silenzio della proprietà e la distanza dei dirigenti da Genova aggravano la frattura tra società, squadra e tifosi.

Numeri e paura: sette sconfitte in dodici gare

La Sampdoria ha collezionato sette sconfitte in dodici giornate, con una sola vittoria e un senso costante di precarietà. «La strada è lunga, ma i numeri fanno paura», scrive Filippo Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport.
Il rischio più grande è che anche la tifoseria, finora compatta nel sostegno, perda la pazienza. Un cambio di atteggiamento della piazza, esasperata dai risultati, potrebbe rendere ancor più fragile uno spogliatoio già minato da mancanza di fiducia e autostima.

La Samp è malata, ma il tempo per guarire c’è ancora. Resta da capire se chi è chiamato a farlo avrà la forza — e la lucidità — per rialzarsi davvero.