Fiorentina, scelto Vanoli: sarà lui l’erede di Pioli sulla panchina viola
La Fiorentina ha scelto: sarà Paolo Vanoli il nuovo allenatore. Come riportato da Francesco Gensini sul Corriere dello Sport, il tecnico lombardo di 53 anni ha superato la concorrenza di Palladino, Nesta e degli altri nomi valutati per il post-Pioli. La decisione è maturata nella giornata di ieri, consegnando un quadro ormai definito: Vanoli guiderà la squadra viola con un contratto fino a giugno 2027.
Secondo quanto evidenziato da Francesco Gensini sul Corriere dello Sport, la Fiorentina oggi sarà impegnata a Mainz in Conference League e, al ritorno a Firenze, la società ufficializzerà il nuovo allenatore. Non è da escludere che Vanoli possa dirigere già domani il primo allenamento e debuttare domenica a Genova; in alternativa, la società potrebbe approfittare della sosta per permettergli di lavorare sul gruppo in vista della sfida del 22 novembre contro la Juventus al Franchi.
Il Corriere dello Sport, attraverso l’articolo firmato da Francesco Gensini, sottolinea che la svolta è arrivata dopo un nuovo contatto tra le parti, questa volta risolutivo. I dirigenti viola — il direttore generale Joe Barone Ferrari e Roberto Goretti, fresco di nomina a direttore sportivo dopo le dimissioni di Pradè — hanno deciso di puntare con decisione su Vanoli, archiviando definitivamente la pista Palladino.
Dentro la società, spiega ancora Gensini sul Corriere dello Sport, ha prevalso una linea condivisa: Vanoli rappresenta una figura esperta, capace di unire competenze tecniche e conoscenza dell’ambiente. Formatasi nel vivaio azzurro, la sua carriera lo ha portato sulle panchine di Spartak Mosca, Venezia (con cui ottenne la promozione in Serie A) e Torino. Ex calciatore viola, fu protagonista nella finale d’andata di Coppa Italia vinta sotto la guida di Mancini: un dettaglio che ha rafforzato il legame affettivo con Firenze.
Con il debutto odierno di Galloppa, che diventa il 60° tecnico della storia viola in attesa del nuovo corso, Vanoli osserverà da lontano la squadra impegnata in Conference League. Da domani — o al massimo dopo la sosta — toccherà a lui il compito di ricostruire una Fiorentina competitiva, capace di rialzarsi in campionato e di ritrovare entusiasmo in città e tra i tifosi.
