Escl. Novellino: «Juve Stabia-Palermo sarà una battaglia vera. Tedesco? Ha dato nuova linfa al Perugia»
Sabato andrà in scena allo stadio “Romeo Menti” il match tra Palermo e Juve Stabia. I rosanero cercheranno di dare continuità a quanto di buono fatto nella partita contro il Pescara, davanti a un avversario scosso dai recenti problemi societari. Ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com è intervenuto Walter Novellino, doppio ex del match, per analizzare la sfida e le prospettive delle due squadre.
Sabato ci sarà Juve Stabia-Palermo, entrambe squadre che lei ha allenato. Che partita si aspetta?
«Mi aspetto una partita combattuta, tra due squadre che stanno facendo bene al di là delle difficoltà che si possono avere in questo momento, in cui la condizione fisica non è ottimale. Sono due squadre che sicuramente lotteranno per qualcosa di importante. La Juve Stabia sta passando un periodo particolare per le ultime notizie e questo può avere delle conseguenze. Sono convinto che i gialloblù siano un’ottima squadra, ben allenata, che ha un buon passato. Mentre il Palermo è una squadra forte che, secondo me, lotterà fino alla fine per vincere il campionato. In questo momento può avere qualche difficoltà, ma sono convinto che lotterà fino alla fine per il campionato».
Prima della vittoria con il Pescara il Palermo stava attraversando un periodo difficile. Da allenatore, in questi momenti quali tasti vanno toccati per portare la squadra a una reazione del genere?
«I tasti sono quelli di avere un meraviglioso pubblico innanzitutto. In una città bellissima, con una società importante che sta facendo di tutto per salire in Serie A. Il campionato è ancora lungo».
Con questa vittoria pensa che il momento difficile del Palermo sia ormai alle spalle?
«Me lo auguro. Credo molto in Inzaghi. In un campionato di B così lungo ci sono degli alti e dei bassi, ma lui sta tenendo un livello molto buono. Al di là delle difficoltà, la squadra lotterà fino alla fine».
La Juve Stabia sta attraversando un delicato momento societario. Pensa che questo possa incidere nella mente dei giocatori o sono cose che restano fuori dal campo?
«Ovviamente un po’ può incidere, ma il campo conta molto. Conta più il campo, dal mio punto di vista».
Il Modena, club che lei ha allenato, è al momento capolista del campionato. Pensa che riuscirà a tenere questo andamento sino alla fine?
«Penso di sì, è una squadra che lotta, ha qualità in mezzo al campo e all’interno della società con gente importante che capisce di calcio. È una squadra che sta facendo bene, l’ho vista giocare contro l’Avellino e mi è piaciuta tantissimo».
Andiamo dalla testa alla coda della classifica e troviamo la Sampdoria, che lei in passato ha allenato per cinque anni. I blucerchiati stanno attraversando un brutto momento, come se ne esce?
«Con il lavoro. Non conosco la società, non so cosa stia succedendo. È molto strano vedere la Samp in questa condizione. Non so quali difficoltà abbia. Ha cambiato diversi allenatori, ma bisogna credere nel lavoro di un tecnico e portarlo fino in fondo, altrimenti si crea solo confusione».
Lei adesso ha un ruolo a Perugia. La squadra è partita male, ma dopo l’arrivo di Giovanni Tedesco sono arrivati quattro punti in due partite. Come è riuscito ad avere questo impatto sulla squadra?
«Giovanni ha avuto questo impatto perché è positivo sia dentro il campo che fuori, nel gestire il gruppo. È molto importante il suo carisma, la sua voglia e le sue capacità come allenatore, ruolo in cui è molto bravo. È riuscito a incidere tantissimo in questi quindici giorni e sono convinto che con lui cercheremo di ottenere risultati importanti».
Pensa che questi ultimi risultati positivi possano dare un buon slancio alla squadra per condurre da ora in avanti un buon campionato?
«Credo fortemente in questo, perché c’è un grande guidatore del pullman».
Un pronostico sul match di sabato tra Palermo e Juve Stabia?
«Preferisco non darlo, non sono bravo nei pronostici».
