De Biasi: «Palermo e Modena, due amori. Inzaghi come Simoni, i rosanero presto in Serie A»
Gianni De Biasi, ex rosanero e ct di Albania e Azerbaigian Foto Ilovepalermocalcio.com Pasquale Ponente
Una vita tra Palermo e Modena, due città che gli hanno lasciato il segno. In un’intervista concessa a Paolo Vannini per il Corriere dello Sport, Gianni De Biasi, 69 anni, ex tecnico di Albania e Azerbaigian, torna a parlare del suo doppio legame con le due piazze che domenica si sfideranno al “Barbera”.
L’ex allenatore, che ha vestito la maglia rosanero da calciatore tra il 1983 e il 1986 e ha poi scritto una pagina storica a Modena, portandolo in Serie A nel 2002, racconta: «Ho vissuto tre anni intensissimi a Palermo, un periodo bellissimo sul piano umano e professionale. A Modena, invece, ho provato gioie enormi da tecnico: li presi penultimi in C e li portai fino alla A. Vinsi anche la Supercoppa battendo il Palermo».
Nel colloquio con il Corriere dello Sport, De Biasi svela anche due retroscena legati a un possibile ritorno in rosanero: «Nel 2016 mi chiamò Zamparini per affiancare De Zerbi come tutor. Ero Ct dell’Albania e dissi di no, non era una situazione chiara. Poi, più di recente, il Palermo targato City Group mi aveva sondato prima della gara di Salerno, ma la squadra vinse due partite e non se ne fece nulla. Non ci rimasi male: tifavo per la promozione».
Con il direttore sportivo Carlo Osti, oggi in rosanero, c’è un legame profondo: «È una persona seria e positiva. Dopo Udine nel 2010 non ho più voluto allenare in Italia, ma a Palermo sarei venuto di corsa. La maglia rosa ha una misticità unica».
De Biasi, intervistato da Paolo Vannini per il Corriere dello Sport, analizza anche la sfida al vertice tra Palermo e Modena: «Sottil è un tecnico di carattere, conosce il gruppo e sa motivare. Il Modena ha una proprietà solida, una visione e strutture all’altezza per puntare in alto. Ma anche il Palermo ha tutte le caselle al posto giusto e un allenatore che ha già vinto».
E su Inzaghi loda la maturità e la leadership: «Mi ricorda Gigi Simoni, il re delle promozioni. Inzaghi ha trovato gli equilibri giusti e sa comunicare: è lì che si vede la sua esperienza. Parla al gruppo e lo porta con sé. Col Palermo vuole restare in A stabilmente».
Quanto agli uomini chiave, De Biasi non ha dubbi: «Pohjanpalo è uno che può cambiare la partita, Gliozzi ha iniziato bene ma deve confermarsi. Palumbo, invece, è il più imprevedibile: ha qualità e inventiva».
Sull’atmosfera del “Barbera”, che domenica accoglierà 35 mila tifosi, l’ex tecnico sorride: «Ai miei tempi si chiamava Favorita e non c’era il secondo anello, ma è fantastico vedere tanto entusiasmo. La B a Palermo sta stretta: con il City Group alle spalle, presto tornerà stabilmente in Serie A».
