Stroppa imbriglia Inzaghi e il Venezia torna da Palermo con uno 0-0 che lascia sensazioni contrastanti: un punto prezioso, ma anche tanti rimpianti per una prestazione di personalità che avrebbe meritato qualcosa in più.
Come racconta Marco De Lazzari su Il Gazzettino, il Venezia ha giocato con maturità, dominando il secondo tempo senza timore dei 32mila del “Barbera”. Il Palermo, al contrario, ha mostrato il volto più opaco, incapace di incidere davanti e costretto spesso ad arginare con falli tattici le ripartenze avversarie.
Il match ha vissuto su equilibri tattici marcati. Inzaghi ha recuperato in extremis Augello e proposto un 3-5-2 prudente con Giovane al posto di Palumbo, mentre Stroppa ha sorpreso affidandosi a Fila come unica punta, sostenuto da Kike Perez. La partita, sottolinea ancora Il Gazzettino nella cronaca di Marco De Lazzari, si è accesa subito con Segre fermato da Stankovic dopo appena cinque minuti: sarà l’unico vero lampo del primo tempo.
Nella ripresa il Venezia ha alzato il baricentro e ha costretto i rosanero a un atteggiamento difensivo. Le mosse di Inzaghi, che ha effettuato quattro cambi in pochi minuti, non hanno cambiato l’inerzia: il Palermo è rimasto impreciso e spaesato, mentre i lagunari hanno continuato a palleggiare con sicurezza fino all’occasione più grande del match, un tiro a giro di Kike Perez che Joronen ha respinto a sette minuti dalla fine.
Come rimarca ancora Marco De Lazzari su Il Gazzettino, lo 0-0 spegne il sogno del Venezia di centrare il quarto successo di fila al Barbera, ma lascia la consapevolezza di una squadra solida, in crescita e pronta per le sfide al vertice. Ora testa al big match di sabato contro il Frosinone capolista, ultima gara prima della sosta.
