Spezia, D’Angelo si espone: «Palermo e retrocesse, le più attrezzate»

LA SPEZIA – Sabato ha compiuto 54 anni, ma la promozione sfumata in finale con la Cremonese ha lasciato l’amaro in bocca a Luca D’Angelo, allenatore dello Spezia. Nell’intervista concessa a Nicola Binda per la Gazzetta dello Sport, il tecnico ha raccontato la sua scelta di restare, la voglia di ripartire e il rapporto con i tifosi.

«Compleanno in ritiro, come sempre»
«Lavoro il giorno del mio compleanno da quando ho 16 anni – ha raccontato D’Angelo a la Gazzetta dello Sport –. Quest’anno ho festeggiato in ritiro con un tiramisù, il mio dolce preferito». Niente rinforzi come regalo? «La società sa cosa serve, siamo un po’ scoperti, ma fiduciosi».

«Flora, mia madre, mi regala sempre 100 euro»
Curioso il dettaglio familiare: «Mia madre Flora mi dà sempre 100 euro, anche se prende solo 1.100 di pensione. Io rifiuto, ma lei insiste».

La finale persa: «Quando ho visto Milan-Cremonese…»
Il ko contro la Cremonese brucia ancora. «Quando è uscito il calendario di Serie A e ho visto Milan-Cremonese alla prima giornata, ho pensato che lì ci potevamo essere noi».

Giovanni Stroppa, che l’ha battuto in due finali, ha scherzato: «La prossima la vince lui, ma io sarò arrivato davanti». D’Angelo replica: «Lo prendo come un atto di fiducia. È un punto di riferimento. In effetti mi ha battuto due volte, ma io sono arrivato due volte davanti. Bisognerebbe cambiare regolamento: lo proporrò a Gravina».

«Ho scelto la continuità: lo Spezia è casa»
Corteggiato da Modena e altre squadre, D’Angelo ha riflettuto prima di scegliere la permanenza: «Ho preso dieci giorni per pensarci. Sarebbe stato più comodo andarsene, ma ho scelto la continuità. Proprietà stabile, tifosi presenti, ambiente ideale: qui sto bene».

«Ripartiamo con entusiasmo e un nuovo modulo»
Lo Spezia riparte con determinazione. «Pensavo di trovare la squadra abbattuta, invece c’è entusiasmo. Cambieremo qualcosa a livello tattico: vorrei usare più spesso il trequartista».

«Pio Esposito? Un gioiello. Ora è pronto per San Siro»
D’Angelo elogia l’ex attaccante Pio Esposito: «Un gioiello come calciatore e persona. L’ho paragonato a Vieri, lo confermo. Farà le fortune dell’Inter. Ha qualità e spirito di sacrificio». Su Salvatore Esposito: «Sta facendo un gran ritiro, è un leader».

«Lapadula? Lo aspetto, poi vedremo»
Molti i partenti rispetto alla scorsa stagione: «Abbiamo perso Pio, Reca, Bertola, Gori e Chichizola. Speriamo di trattenere gli altri». Su Lapadula, vicino al Pescara: «Grande professionista. Vedremo cosa deciderà».

E sull’altro Vlahovic: «Motivato, arriva da una buona scuola. Se ha segnato tanto in C, ha sicuramente qualità».

«Tifosi con noi: superata quota 6.000 abbonamenti»
Lo Spezia piace e coinvolge: «C’è coesione con la città. La squadra entusiasma e il Picco è diventato un impianto bellissimo. Oltre 6.000 abbonati, siamo al 56% della capienza».

«Palermo, retrocesse e Bari le più forti»
Sul campionato: «La Serie B è imprevedibile. Le tre retrocesse e il Palermo, per mercato e allenatore, partono davanti. Ma occhio anche a Bari, Modena e Mantova».

Domani verrà svelato il calendario. «Un anno fa debuttammo a Pisa contro Inzaghi che poi salì in A. Mi piacerebbe esordire con il Venezia: Stroppa lo soffro in finale, meno in campionato».

E se toccasse il Pescara? «Spero non sia un turno infrasettimanale. Così torno a casa da Flora», chiude sorridendo D’Angelo, intervistato da Nicola Binda per la Gazzetta dello Sport.