Come racconta Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, di fronte a un campione universale sia in campo che in panchina, chissà quali emozioni proverà questa volta Filippo Inzaghi. Da calciatore, il tecnico del Palermo non si sarebbe certo sottratto a un confronto alla pari con Pep Guardiola, stratega spagnolo e formidabile organizzatore di gioco già ai tempi della militanza nel Brescia e nella Roma. In panchina, naturalmente, sarà tutta un’altra storia.
Per definire un allenatore vincente come Guardiola, osserva Calzone sul Corriere dello Sport, non basterebbe nemmeno l’aggettivo «super» che ha sempre accompagnato il fuoriclasse piacentino, oggi alla ricerca della dimensione ideale anche da tecnico. Micidiale e insaziabile in Serie B – vinta due volte, con il Benevento dei record e poi con il Pisa dei miracoli nella scorsa stagione – Inzaghi fu presto etichettato come acerbo alla guida di Milan e Bologna, e poi come incompiuto in Serie A. Eppure, la sua Strega fu capace di uno strepitoso girone d’andata, lambendo la zona Europa prima di crollare tra rinforzi mancati e infortuni. Peggio ancora, ricorda Calzone sul Corriere dello Sport, l’esperienza con la Salernitana: esonero ingeneroso dopo aver rianimato una squadra costruita in modo caotico e inadeguato, un errore di cui molti non si sono mai pentiti, visto il rapido tracollo del club dalla A alla C in due stagioni.
Il passato, però, non conta più, se non per essere stato utile a crescere e migliorare: da sempre la vera ossessione di Inzaghi. L’occasione contro il Manchester City – club capofila della galassia capitanata dallo sceicco Mansour, di cui fa parte anche il Palermo – è di quelle da non perdere, anche per dimostrare che questa in rosanero può essere la grande opportunità di una carriera in attesa del trampolino giusto per il definitivo salto di qualità.
I campioni di Guardiola sono certamente ingiocabili per Pohjanpalo e compagni, ma possono rappresentare un modello da seguire per riportare Palermo nel posto che merita: nel cuore dell’Italia e d’Europa. È il valore aggiunto di una serata-evento che può servire alla società per riaffermare la propria voglia di rivincita dopo stagioni anonime, segnate da un ambiente non sempre favorevole a imprese ambiziose. Una galassia per Pippo, dunque. Ma anche per un’intera città.
