Stillitano si presenta: «Sarà uno Spezia solido con Roberts. Migliaia di persone vogliono lavorare qui»

Il nuovo proprietario e il nuovo presidente dello Spezia, Thomas Roberts e Charlie Stillitano, si sono oggi presentati in conferenza stampa per inaugurare ufficialmente la nuova era americana in casa bianconera. Di seguito un estratto delle parole rilasciate da Stillitano:

«Per me è un vero e proprio sogno essere il Presidente di una squadra con una storia così importante. Sono entrato allo Spezia e ho capito che non è una società di calcio, è una famiglia. C’è grande orgoglio attorno questa squadra. Lo stadio è magnifico, non pensavo fosse così bello, ringrazio la famiglia Platek che ha messo i soldi per farlo. Siamo qui per aiutare, non per fare fastidio. In questi giorni ho conosciuto i personaggi dello Spezia, che sono bravi, onesti, e per noi americani è un sogno essere qui in una società così buona. Ringrazio Tom Roberts che è una persona onesta, brava, che vuole fare parte di questa comunità ed è la cosa più importante per noi. Già un migliaio di persone mi hanno contattato per venire qui a lavorare, ma noi siamo qui per lavorare con le persone che sono qui e che hanno creato tutto questo. Ho visto tantissimi americani che hanno fatto investimenti in questi anni e hanno portato persone, che parlano inglese e che non conoscono le cose».

«Qui – prosegue Stillitano – hanno lavorato benissimo, portare altre persone non è il nostro modo di lavorare. Abbiamo già parlato con Melissano e Gazzoli. Volevamo sapere se volessero stare con noi perché hanno lavorato benissimo, noi non vogliamo rovinare niente. La società adesso è solida. Tantissimi mi hanno scritto, ho ricevuto tanti in bocca al lupo. Ho sentito grandi manager, grandi allenatori, giocatori, e tutti mi hanno detto che è una bella scelta quella di venire allo Spezia. Ho chiesto a Tom di aiutarmi investendo, ci ho pensato bene, parlando con la mia famiglia. Per me è un sogno basato sulla realtà. C’è tanto lavoro da fare, voglio aiutare e andare avanti. In tanti mi hanno chiamato per lavorare qui, ma ho detto che la società è fantastica e non ho bisogno di gente che venga qui»