Questa è la mia ultima stagione: choc in serie A | Il giocatore smette, non ha nemmeno 30 anni

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Serie A - fonte lapresse - ilovepalermocalcio

Non sempre la vita di un calciatore è sempre rose e fiori.

Il calcio è spesso vissuto come un sogno da inseguire a tutti i costi, ma non tutti i giocatori percorrono una carriera lunga. Alcuni decidono di smettere in giovane età, una scelta che può sorprendere tifosi e addetti ai lavori, abituati a pensare che il ritiro arrivi solo a fine trentennio. Dietro questa decisione, però, ci sono motivazioni profonde e personali che vanno ben oltre il campo.

Uno dei motivi più frequenti riguarda la salute. Infortuni gravi o ricorrenti possono minare il fisico di un calciatore al punto da impedirgli di esprimersi al massimo livello. In certi casi, la prospettiva di trascorrere una vita segnata da dolori cronici porta i giocatori a dire basta. Non meno pesanti sono i problemi psicologici: ansia, depressione e stress da prestazione possono logorare anche i talenti più promettenti, spingendoli a lasciare per ritrovare equilibrio.

Un’altra ragione è legata alle difficoltà economiche e alla precarietà delle categorie minori. Non tutti riescono a raggiungere i palcoscenici di Serie A o Premier League: molti restano a giocare in contesti semi-professionistici, dove il calcio non garantisce stabilità economica. Per alcuni, smettere significa aprirsi a nuove carriere, magari più sicure e redditizie.

Ci sono i casi di chi abbandona per inseguire altre passioni o percorsi di vita. L’idea che il calcio debba essere l’unico orizzonte possibile non appartiene a tutti: c’è chi sceglie di studiare, viaggiare, intraprendere professioni diverse. In questo senso, lasciare presto il rettangolo verde diventa un atto di libertà e di coraggio, più che una rinuncia.

L’addio al calcio

Jakub Jankto ha deciso di chiudere la sua carriera a soli 29 anni. L’ex centrocampista di Ascoli, Udinese, Sampdoria e Cagliari ha spiegato sui social i motivi di questa scelta sofferta. Un grave infortunio alla caviglia, con legamenti completamente compromessi, non gli ha permesso di superare il dolore nonostante i tentativi di recupero. «Avverto sempre forti dolori e non sono in grado di andare avanti», ha scritto, annunciando così l’addio al calcio professionistico.

Oltre all’aspetto fisico, ha pesato anche la sfera personale. Jankto ha voluto avvicinarsi al figlio David, nato dalla relazione con la modella Marketa Ottomanská, dal quale era rimasto lontano per mesi. «Abbiamo una sola famiglia, per questo ho scelto di restare a Praga e dedicarmi a lui», ha spiegato, ringraziando tutti i tifosi e i club che lo hanno accompagnato lungo la carriera.

Jankto
Jankto – fonte lapresse – ilovepalermocalcio

Il coraggio del coming out

Non solo campo e pallone: Jankto ha lasciato un segno anche fuori dal terreno di gioco. Nel 2023, quando era allo Sparta Praga, fu il primo calciatore ceco a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità. In un video diffuso su Instagram disse: «Sono gay e non voglio più nascondermi. Voglio vivere la mia vita in libertà, senza paure, senza pregiudizio e senza violenza».

Un gesto che ha fatto rumore nel mondo del calcio, ancora poco abituato a simili aperture. Con le sue parole, Jankto ha lanciato un messaggio di inclusione e coraggio, diventando un punto di riferimento per chi lotta contro stereotipi e discriminazioni.