Nessun gol, poche emozioni e tanto tatticismo. Palermo-Venezia si chiude sullo 0-0 in una sfida che avrebbe dovuto accendere scintille e invece si è trasformata in una partita a scacchi. Al “Barbera” il pubblico si aspettava di più, ma alla fine i rosanero di Inzaghi e i lagunari di Stroppa hanno badato soprattutto a non prenderle.

Come racconta Luigi Butera su Tuttosport, il Palermo è partito meglio, sfiorando il vantaggio dopo appena sei minuti con Segre, fermato da Stankovic da distanza ravvicinata. Poi, però, l’equilibrio ha preso il sopravvento: poche occasioni, tanto rispetto reciproco e un Venezia che ha progressivamente preso il controllo della partita.

Il match, sottolinea ancora Butera sulle pagine di Tuttosport, si è acceso soprattutto nella ripresa. Inzaghi ha provato a cambiare faccia alla squadra con quattro sostituzioni già all’intervallo, togliendo Pierozzi e Augello, entrambi ammoniti. Ma la mossa non è bastata per alzare i giri del motore: i rosanero hanno sofferto il possesso palla dei veneti e sono rimasti a galla più con la compattezza che con il gioco.

Il Venezia, evidenzia sempre Luigi Butera su Tuttosport, ha spinto soprattutto con Kike Perez, autore dell’unico vero tiro pericoloso a otto minuti dalla fine. Per il resto, tanta gestione e poca incisività negli ultimi venti metri. Inzaghi ha inserito Le Douaron e Gomes per dare freschezza, ma i rosanero non sono riusciti a ribaltare l’inerzia.

Alla fine, rimarca ancora Tuttosport nella cronaca firmata da Luigi Butera, lo 0-0 appare il risultato più giusto: il Palermo resta imbattuto ma perde l’occasione per lanciarsi, il Venezia conferma solidità e qualità senza però affondare. Un punto che serve, ma che lascia anche la sensazione di un’occasione sprecata per entrambe.