L’ultima giornata di campionato si presenta come un crocevia strategico per il Palermo, che questa sera alle 20:30 ospita al Barbera la Carrarese, già salva. In palio non c’è solo il miglior piazzamento possibile in ottica playoff, ma anche la necessità di gestire le forze in vista dello spareggio di sabato.

Come sottolinea Valerio Tripi su la Repubblica Palermo, il tecnico Alessio Dionisi dovrà trovare il giusto equilibrio tra la voglia di vincere e la necessità di preservare la squadra da ulteriori affaticamenti. «Voglio fare risultato e gestire le forze», ha dichiarato alla vigilia. E ancora:

«Se dico che ho bisogno di tutti e poi non li faccio giocare, non sono credibile».

Turnover mirato: Le Douaron verso una maglia da titolare

Dionisi potrebbe dare spazio a chi ha giocato meno, ma non farà a meno dei diffidati Gomes, Lund e Nikolaou, consapevole che una squalifica nel prossimo turno sarebbe pesante. Magnani resta indisponibile, mentre torna tra i convocati Ceccaroni, che partirà dalla panchina.

In attacco è possibile un turno di riposo per Pohjanpalo, con il francese Le Douaron pronto a partire titolare. Alle sue spalle si giocano una maglia Verre e Segre, al fianco di Brunori. A centrocampo, lo squalificato Blin sarà sostituito da Ranocchia, affiancato da Gomes. Sulle fasce, spazio a Di Mariano a destra e Lund a sinistra. In difesa confermati Diakité, Baniya e Nikolaou, davanti ad Audero.
La contestazione continua: “Non era semplice giocare in quel clima”

Il clima però non sarà dei più semplici. Dopo la gara con il Frosinone, anche stasera si preannuncia una nuova contestazione da parte del tifo organizzato, con gli striscioni contro Dionisi e la società già apparsi nei giorni scorsi fuori dallo stadio. Il tecnico non nasconde il peso psicologico della situazione:

«Non era semplice giocare in quel contesto, ma siamo stati uniti. Col Frosinone abbiamo dato un segnale superando un clima non favorevole. Personalmente cerco di isolarmi, anche se non è facile. Ma dobbiamo andare oltre».

E cita un motto caro anche alla proprietà: “Non è finita finché non è finita”.
Obiettivo: difendere il settimo posto e sperare nel quinto

Il Palermo ha ancora diverse combinazioni in ballo. Può scavalcare la Juve Stabia o il Catanzaro e agguantare il quinto posto, ma deve anche guardarsi le spalle dal Cesena, ottavo, impegnato a Modena. Dionisi lo sa:

«Col Cesena abbiamo fatto la partita, ma non il risultato. Col Frosinone sì. Ora le cose devono coincidere».

Lo slogan ideale? Quello lanciato dal capitano Brunori: “Si vince e si perde insieme”. Un concetto semplice, ma che risuona forte in una squadra che ha ancora qualcosa da dimostrare.