
Il nodo stadio resta il principale fronte aperto per il Palermo. Come riportato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, il club rosanero lavora da mesi per chiudere l’accordo con il Comune di Palermo sulla convenzione per la gestione del Renzo Barbera. Un passaggio essenziale per poter avviare i lavori di ammodernamento, ormai indispensabili per garantire la sicurezza e adeguare l’impianto agli standard europei.
Il tempo, però, stringe. Se da un lato esiste già una bozza di accordo con l’amministrazione, dall’altro serve l’approvazione del Consiglio Comunale, che avrà l’ultima parola. Inoltre, il 18 marzo scadrà il certificato di idoneità statica della struttura e senza un rinnovo il Palermo rischia di dover giocare a porte chiuse già dalla sfida contro il Sassuolo, in programma il 6 aprile.
L’investimento del club e il rischio di uno stop
La bozza prevede un canone annuo di circa 400 mila euro e una concessione di 80 anni, con il club rosanero che si impegnerebbe a investire almeno 30 milioni di euro, anche se la cifra reale sarà ben più alta per portare lo stadio ai livelli richiesti in Europa, compresa una copertura totale.
Come evidenziato dal Giornale di Sicilia, la società ha già speso circa 3 milioni per interventi necessari, ma ne servono almeno altri 14 per garantire la sicurezza dell’impianto. Giovanni Gardini, amministratore delegato del Palermo, non ha usato mezzi termini: «Abbiamo necessità di avere questa convenzione in mano, altrimenti dovremmo fermarci e fare delle altre valutazioni. Non possiamo più investire soldi a fondo perduto».
Il dirigente rosanero ha sottolineato come la proprietà abbia già assunto responsabilità che andavano ben oltre i propri obblighi: «Ci stiamo sostituendo in tutto e per tutto per risolvere ciò che non è stato fatto in oltre trent’anni. Adesso, però, bisogna chiudere l’accordo per permetterci di pianificare nuovi investimenti. Altrimenti qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di spiegare alla città e ai tifosi che bisogna fare diversamente».
Il sogno Serie A
Oltre alle infrastrutture, il focus resta anche sul campo. Il Palermo vuole tornare in Serie A e Gardini lo ha ribadito senza mezzi termini: «Un Palermo in Serie A ha un valore che in B non ha. Tutti gli sforzi saranno fatti oggi, domani e dopodomani per raggiungere questo obiettivo nel minor tempo possibile».
L’ad ha riconosciuto gli errori commessi, ma ha anche garantito il massimo impegno per correggerli: «Chi lavora tanto può sbagliare, ma dobbiamo ridurre al minimo questa possibilità. Siamo consapevoli delle difficoltà attuali, ma altrettanto convinti che arriveremo in Serie A».
Un messaggio chiaro, rivolto anche ai tifosi: «Ci sono sempre stati vicini. Ci hanno anche criticato aspramente, ma è giusto, fa parte del loro compito».
Ora la palla passa al Comune: il Palermo è pronto a investire, ma serve una decisione rapida per evitare di compromettere il futuro dello stadio e della squadra.