Un banco di prova vero, forse il più difficile. Il Palermo Primavera si prepara a ospitare la capolista Empoli in una sfida che vale molto più dei tre punti. Come racconta Vincenzo Burgio sul Giornale di Sicilia, il confronto con la prima della classe rappresenta un passaggio chiave per misurare crescita, personalità e capacità di reazione dei giovani rosanero.
Al Pasqualino di Carini arriva la capolista. Oggi alle 14.30 il Palermo Primavera affronta l’Empoli, squadra che viaggia a ritmi altissimi e si presenta in Sicilia forte di cinque vittorie consecutive. Una partita che sa di esame vero per i rosanero, chiamati a reagire dopo la sconfitta di Benevento e a dare continuità a una crescita vista finora solo a sprazzi.
I numeri raccontano una tradizione favorevole ai toscani: otto precedenti complessivi, con quattro successi dell’Empoli, due del Palermo e due pareggi. L’ultimo incrocio risale al 2019 e si chiuse sullo 0-0. Oggi, però, il divario è evidente anche in classifica: Empoli primo, Palermo quattordicesimo, con la necessità urgente di fare punti.
Contro un avversario così organizzato e abituato a comandare il gioco, serviranno intensità, concentrazione e capacità di reggere la pressione. Aspetti che il tecnico rosanero conosce bene e su cui ha lavorato in settimana, consapevole che la sfida contro la capolista può rappresentare un passaggio chiave nel percorso di maturazione della squadra. Un concetto evidenziato anche da Vincenzo Burgio sulle colonne del Giornale di Sicilia, che inquadra la gara come un test di personalità prima ancora che di classifica.
